Storia di un anziano armato | e di un tentato omicidio - Live Sicilia

Storia di un anziano armato | e di un tentato omicidio

Borgetto. La pistola, per fortuna, si inceppa
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I comunicati delle forze dell’ordine sono un genere letterario a parte. Nella loro semplicità, hanno una rudimentale ed efficace chiarezza che rende l’accaduto più di ogni articolo di giornale. Sintesi: a Borgetto, un quasi novantenne ha cercato di fare fuori un 32enne operaio a pistolettate. La vittima potrà compiere 33 anni in santa pace, solo perché la pistola del vecchio mancato assassino si è inceppata sul più bello. Una storia notevole.
Ecco come la racconta l’Arma: “I Carabinieri della Compagnia di Partinico e della dipendente Stazione di Borgetto hanno tratto in arresto GENOVA (il cognome è sempre tutto maiuscolo, ndr) Antonino, 87enne pensionato di Borgetto, poiché resosi responsabile del reato porto abusivo di arma da fuoco e di tentato omicidio nei confronti di un 32enne operaio di Borgetto”. Questa la premessa, di seguito i fatti:  “I Carabinieri, dopo essere intervenuti in via Donizetti di Borgetto, notavano la presenza di un giovane uomo che visibilmente spaventato, riferiva di essere stato minacciato di morte dal GENOVA che dopo avergli puntato una pistola cercava di esplodere un colpo al suo indirizzo. L’anziano non riusciva a sparare solo perché l’arma (vecchia l’arma, come l’assalitore? ndr)  si inceppava ed il  giovane ne approfittava per disarmare il suo aggressore. La vittima consegnava ai Carabinieri l’arma in questione, una cal. 7.65 con in canna un proiettile, riferendo ai militari che l’anziano era rientrato nella propria abitazione con l’intenzione di prendere un altro fucile”.
Il nonno Rambo, nonostante l’avanzata età poteva contare – pare –  su un arsenale di tutto rispetto. Infatti: “A quel punto,  i Carabinieri si precipitavano a casa del GENOVA ove, avuta la presenza dello stesso, procedevano a perquisizione rinvenendo un fucile cal.12 e vario munizionamento per pistola e fucile. Al momento del fatto l’operaio stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione all’interno di una abitazione vicina a quella dell’anziano ma i Carabinieri stanno indagando sulle motivazioni che hanno indotto l’anziano uomo a porre in essere l’insano gesto. Espletate le formalità di rito e considerata l’avanzata età, il GENOVA veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari”.
Ecco la storia, per come ci appare nella sua superficie. Restano le domande. Per scampare a quale pericolo il signor Genova aveva trasformato la sua abitazione in una casamatta, in un arsenale pronto per l’uso? Quali ombre minacciavano la sua vita? E perchè quel colpo di pistola, per fortuna trettenuto nella gola all’arma? Forse l’operaio gli era apparso come la sintesi di tutto ciò che temeva?
Ne sapremo di più, speriamo. Ora, possiamo celebrare il lieto fine, la saggezza della pistola inceppata che ha evitato il compiersi dell'”insano gesto”, in una tranquilla giornata di paura, a Borgetto.


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