Superbonus edilizio, ecco cosa cambia

Stretta sul Superbonus, ecco cosa cambia. E nel governo si litiga

Scontro Tajani-Giorgetti
EDILIZIA
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In nottata è arrivato il via libera all’emendamento del governo al decreto Superbonus che prevede anche la norma sulla detrazione “in dieci quote annuali di pari importo” per le spese sostenute nell’anno 2024.

Forti tensioni nella maggioranza di governo. Da un lato il ministro degli esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani a difesa delle posizioni del mondo delle imprese. Dall’altro il ministro dell’Economia Giorgetti preoccupato della tenuta dei conti pubblici.

Tajani dubbioso: “è una proposta di Giorgetti, non è una proposta del governo, perché io non sono mai stato consultato. Secca la replica del ministro dell’Economia: “Ho una responsabilità e difendo gli interessi dell’Italia”. Allarme dell’Ance: “L’emendamento è finalizzato a recuperare almeno 2,4 miliardi nel 2025-2026, possiamo stimare che saranno interessati almeno 16 miliardi di lavori attualmente in corso”.

Il decreto ha confermato la stretta annunciata. E ha sostanzialmente confermato la stretta. Lo spalma bonus a tutti i lavori ancora in corso nel 2024 (la detrazione è scesa dal 110 al 70 per cento).

Non è l’unica novità. Le banche non potranno più compensare, a partire dal 2025, i crediti del Superbonus con i debiti Inps. Sempre nel 2025 e sempre per le banche scatterà una spalmatura anche dei vecchi crediti che dovranno essere utilizzati in sei anni.


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