TEMÙ (BRESCIA) – Due promozioni in due anni non si ottengono per caso. Vero, la prima l’ha ottenuta da corpo estraneo nel primo Palermo di Iachini, ma la seconda è arrivata da protagonista assoluto nel Carpi delle meraviglie, che aveva proprio in Aljaz Struna uno dei suoi punti di forza in difesa. Lo sloveno torna adesso alla corte rosanero con maggiore esperienza e convinzione nei suoi mezzi, ma soprattutto con una duttilità difensiva che ha stupito tutti in questa fase del ritiro estivo: “Non ho un modulo preferito, posso giocare sia da terzino che da terzo a destra nella difesa a tre. Sono contento per la fiducia della società e voglio dimostrare a Palermo di meritarmi la Serie A”.
Struna, che non è certo un nuovo arrivo, non ha certo avuto problemi ad integrarsi col gruppo di giovani formato quest’anno: “Anche tempo fa nel Palermo c’era un gruppo formato da ragazzi slavi, con loro mi trovo bene perché possiamo parlare tranquillamente la nostra lingua quando siamo insieme. È un po’ come sentirsi a casa”. Tra i tanti giovani, uno in particolare ha colpito l’attenzione dell’ex difensore del Carpi: “Quaison mi ha impressionato molto. Già lo conoscevo, ma mi sono accorto ancor di più di quanto sia diventato forte”. Con un gruppo in crescita, gli obiettivi non possono che essere ambiziosi: “Intanto pensiamo alla salvezza, poi vediamo quanti punti riusciremo a raccogliere”.
Al terzo ritiro, per Struna sembra finalmente essere scoccata la sua ora. Gattuso gli aveva chiuso la porta, Iachini lo aveva mandato a farsi le ossa, ma ora può giocarsi le sue carte in maglia rosanero: “Adesso mi sento importante, prima non era così. Senza nulla togliere a Gattuso, credo che Iachini sia più preparato, soprattutto nel lavoro sulla fase difensiva”. E con Iachini, Struna mira a diventare un jolly importante per il Palermo: “Prima non ho avuto l’opportunità di mostrare il mio valore, la società ha deciso di puntare su di me perché ho fatto molto bene a Carpi”.
