Stupro di Palermo: "Io scioccato, sono stati gli altri" e intanto filmava - Live Sicilia

Stupro di Palermo: “Io scioccato, sono stati gli altri” e intanto filmava

L'interrogatorio di Angelo Flores, uno dei sette giovani arrestati

PALERMO – “Quella sera è stata una cosa sbagliata, io non ho partecipato, gli altri partecipavano”. Il 4 agosto scorso Angelo Flores è seduto davanti al giudice per le indagini preliminari Maria Cristian Sala. Ricostruisce la violenza di gruppo subita dalla ragazza di 19 anni. Accusa gli amici e sminuisce il suo ruolo. È stato lui a filmare quanto accaduto al Foro Italico. Ora è in carcere, così come gli altri sei indagati.

“Eravamo lì… “

La serata inizia il 7 luglio da un’altra parte della città: “Eravamo lì, alla Vucciria, che stavamo ballando tranquilli e si presenta lei con una sua amica… già la conoscevo (aveva avuto una breve relazione, la vittima era innamorata di Flores, ndr) e praticamente lei si avvicina dicendo ‘che fa ci mettiamo a bere?’ Beviamo un cocktail, due cicchetti io ero con Barone, Di Trapani ed Elio Arnao. C’era Cristian Maronia e Samuele La Grassa”.

“Era ubriaca”

“Lei ha cominciato a toccarsi un pochettino a tutti, era ubriaca e diciamo che è successo quello che è successo”, aggiunge sostenendo che sia stata la ragazza a provocare. “È successo che abbiamo fatto. Cioè l’hanno fatto, l’hanno fatto i ragazzi”, prova a smarcarsi. Il giudice lo incalza e lui risponde: “Sì ero lì. Non stavo facendo assolutamente niente perché sinceramente ero sconvolto. Sette ragazzi sopra una ragazza sinceramente poteva essere anche mia sorella. In particolare c’erano Cristian Barone, Christian Maronia, Elio Arnao, Samuele La Grassa e poi un altro (probabilmente si riferisce a Riccardo Parrinello divenuto nel frattempo maggiorenne, ndr)”. Dice di essere sotto choc ma è stato lui a filmare la violenza con il cellulare.

“Eravamo scioccati”

E chi è rimasto fuori dalla discussione?, chiede il giudice. Risposta: “Eravamo io, Cristian Barone, Elio Arnao e Samuele (di fatto gli stessi che aveva citato prima, ndr), eravamo scioccati, alcuni ridevano, alcuni erano lì tipo sconvolti, tipo a dire ‘ma quando ce ne andiamo’”. Non se ne andarono. La violenza è proseguita: “Dopodiché la ragazza si è sentita male e io ho provato ad aiutarla, ho preso il telefonino che gli era caduto il telefonino a terra, dice che voleva che chiamavo il suo ragazzo. Gli ho detto non posso chiamare il tuo ragazzo perché se mi sente parlare a me quello si incazza con me”.

“Si è seduta su una panchina”

Quindi “si è seduta in una panchina, gli altri se ne sono voluti andare, io ho aspettato altri 5 minuti ho detto ora sei a posto sicuro? Me ne posso andare? ‘Sì tranquillo’, me ne vado, si è fermata la persona gli ha chiesto come stava… poi ci ha denunciati, io l’ho lasciata sola dopo che tutti l’hanno lasciata sola. Tutti l’avevano lasciata lì. Io non ho avuto atti sessuali”. In realtà si tratta di una aiuola nei pressi di Porta Felice dove la diciannovenne è stata soccorsa da due donne.

“Sì, ho fatto io il video”

Ha filmato la scena? Il giudice sa del video perché ne ha parlato la vittima della denuncia. “Sì col telefono di un amico poi l’avevo cancellato, il telefono me lo aveva dato Elio”, risponde. Non è vero. Flores cambia subito versione: “Il mio era il telefono, era il mio, non lo so perché mi hanno chiesto di farlo poi ho eliminato subito tutte cose… tutti i ragazzi mi hanno chiesto di farlo e anche lei”. Per quanto tempo ha filmato la violenza? “Cinque minuti, poi l’ho levato e l’ho cancellato”. Il video è stato recuperato dalla memoria del cellulare ed è diventata la prova principale dell’inchiesta. Il 3 ottobre la ragazza sarà sentita nel corso di un incidente probatorio.


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