SALINA – Grande successo per la quarta edizione di MareFestival Salina, la kermesse di cinema promossa e organizzata dall’associazione Prima Sicilia in ricordo dell’attore Massimo Troisi che ha visto alternarsi sul palco dell’isola di Salina attori e star internazionali. Nel corso delle cinque giornate, presentate dalla giornalista Nadia La Malfa e dal direttore artistico Massimiliano Cavaleri, sono stati proiettati quindici film tra lungometraggi, corti e documentari e sono stati consegnati riconoscimenti a Sergio Castellitto, Margaret Mazzantini, Giovanni Veronesi, Sabina Guzzanti, Aurelio Grimaldi, Valeria Solarino e all’attrice siciliana Donatella Finocchiaro. Tanti i temi al centro dell’attenzione durante le serate che si sono svolte tra Lingua, Santa Marina Salina e Malfa: la mafia (con “La Trattativa” di Sabina Guzzanti), la ‘ndrangheta ( con “La Terra dei Santi”), la bellezza della Sicilia (con “Terra Madre” di Pucci Scafidi, voce narrante Giancarlo Giannini, prodotto dalla Fondazione Tommaso Dragotto) e il fascino dell’arcipelago eoliano (“Filicudi Wildlife Conservation: delfini e tartarughe marine delle isole Eolie” di Monica Francesca Blasi e “Alicudi nel Vento” di Aurelio Grimaldi). E ancora l’amore e le crisi di coppia (con “Nessuno si salva da solo” di Sergio Castellitto con Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca), l’omosessualità durante l’adolescenza (con “Nives” supervisione regia di Fabio Schifilliti) e l’Italia dagli anni ’60 a oggi (con “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi con Elio Germano, Ricky Memphis e Alessandra Mastronardi). Madrina d’eccezione anche quest’anno è stata l’attrice Maria Grazia Cucinotta. La serata di chiusura del Festival è stata arricchita dalla presenza dell’attore hollywoodiano Matt Dillon che ha ricevuto il premio Massimo Troisi e durante l’intervista sul palco ha ripercorso la sua carriera, dagli esordi (“Non potevo credere di lavorare con un Dio come Francis Ford Coppola”) alle ultime esperienze (“Wayward Pines è stato interessante, una chance per approfondire il personaggio, anche se il mio primo amore resta la TV”). Ha poi speso parole di elogio sul cinema italiano, ricordando Federico Fellini e alcuni registi di oggi, come il suo amico Giovanni Veronesi, che gli ha consegnato il Premio in ricordo di Massimo Troisi. Scolpito nella sua mente anche il ricordo del capolavoro “Il Postino”: “Non nego che mi piacerebbe girare un film in Sicilia e magari qui a Salina, che è un’isola magnifica. Del Postino mi è rimasto impresso come Troisi ha lottato tra la vita e la morte pur di finire le riprese”. E a proposito di prossimi progetti cinematografici dopo il recente incontro con il regista Ferzan Ozpetek ha dichiarato: “Vorrei fare un film con lui, non posso dire nulla di ufficiale, ma lo trovo un grande regista e sarebbe una bella esperienza girare in Italia”.
La kermesse ha reso omaggio a Massimo troisi
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