Sunglasses mania - Live Sicilia

Sunglasses mania

Gli occhiali da sole e i siciliani
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Scontato ma vero. Senza occhiali da sole in Sicilia non si può stare. Star o non star, fashion victim o business woman, venditori ambulanti in canotta o uomini d’affari in giacca e slim tie, i siciliani non possono proprio farne a meno. Che siano di marca o ‘fake’ non importa. “Quando ero piccolo – racconta Sasà Salvaggio a Live Sicilia – il marocchino era il mio rifornitore ufficiale. Solo a 16 anni, comprai il mio primo occhiale autentico e ‘fighettino’, un paio di Persol con montatura a goccia”. È chiaro: sia che servano per proteggersi dai raggi del sole, sia che vengano utilizzati per “avere un po’ di privacy”, come confessa Maria Grazia Cucinotta, l’importante è comunque possederli. Anche solo, come non ammetterlo, per sedurre con charme. Che si parli di lei, donna sofisticata che indossa una montatura macro total black per giocare a nascondere il suo sguardo dietro un alone di mistero, o di lui, intellettuale très chic, che sceglie una montatura minimal e sobria. In particolare, stando alle indicazioni dei rivenditori, pare che la marca e, addirittura, il modello acquistati connotino un senso di appartenenza sociale ben definito. Come dire, “dimmi quali occhiali porti e ti dirò chi sei”. Così, i ragazzi dai 15 ai 25 anni comprano Carrera e, nel 90% dei casi, il modello Champion. Gli sportivi, trasgressivi e fuori dal coro,  comprano Oakley; chi vuole essere alla moda ma senza eccessi, sceglie modelli ever green, come gli intramontabili Ray-ban aviator alla Tom Cruise in Top Gun oppure il modello Original Wayfarer; mentre le fashion victim non possono fare a meno di Tom Ford e Dsquared2.

Il consumatore, dunque, sa già ciò che vuole. Ed anche se c’è ancora qualcuno che preferisce “le montature ‘parabrezza da 500’, le ‘forgiature da vacca’ che rasentano il ‘kitsch’”, tanto odiate dal simpaticissimo Sergio Vespertino, i più preferiscono comunque restare sul classico. Così la moda si adegua ai trend di consumo proponendo modelli sempre più sobri, senza eccessi, strass e luccichii, fatta qualche piccola eccezione, come nel caso del lussuoso modello della collezione Swarovski e Perle Dolce & Gabbana, dalle lenti maxi ultra black, realizzate in APX, e dalle preziose aste gioiello, un accessorio da vera diva hollywoodiana. Per il resto, poche differenze di genere nel design dell’accessorio ricercato dai siciliani. Molti modelli unisex, come quelli Carrera, Ray-ban e Persol. E vintage a tutto tondo sia per lei che per lui. Gusto retrò e appeal anni Ottanta connotano, infatti, le sagome delle più note griffe di occhiali da sole.

Esemplificativi sono i modelli da donna a contrasto, come quelli Gucci con asta ‘jeansata’ o Dsquared2 con lenti sfumate e montature tinte di rosa; quelli tondi a oblò da portare con disinvoltura e tanto humor, stile Sandra Mondaini, come il modello che porta il segno distintivo del lusso raffinato del marchio Tom Ford; quelli grandi e con lenti fumé per velare lo sguardo con malizia, stile Mina, come il modello dall’architettonico minimalismo Gucci; e i ‘tartarugati’, tornati in auge anche per l’uomo per un tocco new classic, come quello, inconfondibile, dello stile Persol, sempre apprezzato come sinonimo di qualità. Mentre, per i nostalgici degli anni Settanta, ritornano gli occhiali in celluloide firmati Lozza, modello Zilo, quelli che gli italiani portavano nei luoghi di villeggiatura nei fantastici anni del boom economico.


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