CATANIA – Un anno all’insegna della normalità. Almeno questa è la speranza dei tantissimi studenti, professori e dirigenti scolastici alle prese con il nuovo anno scolastico. La campanella, per molti, è suonata oggi anche se alcune scuole hanno aperto i battenti all’inizio della settimana. Come il Cannizzaro di Catania dove la preside Giuseppina Montella ha deciso di anticipare di qualche giorno l’apertura dell’anno scolastico proprio per affrontare alcuni nodi.
Scuola: si torna in presenza
“È un anno che inizia con le attività tutte in presenza – afferma Giuseppina Montella, dirigente scolastica dell’Istituto Cannizzaro di Catania. Noi abbiamo deciso di iniziare un po’ prima rispetto al 16, data indicata dalla Ragione, proprio per garantire un rientro programmato di tutti gli studenti”. L’inizio della scuola è stato dunque scaglionato per classi.
I nodi
Distanziamento, green pass, tamponi, eventuali contagiati tante le questioni affrontate prima dell’avvio dell’anno scolastico. E tante altre quelle che potrebbero presentarsi. Ma l’istituto si è organizzato e l’aria profuma di ottimismo “L’inizio è stato senza dubbio un po’ sofferto, perché l’organizzazione doveva essere repentina – continua la preside – ma è stata efficace. Non abbiamo avuto alcun problema, nonostante la zona periferica in cui sorge la scuola”.
Genitori comprensivi
Nessun nervosismo, dunque, all’avvio dell’anno scolastico. Nessuno che, senza autorizzazione verde o tampone, ha preteso di entrare a scuola, contravvenendo alla legge. “I genitori – racconta la preside – sono stati collaborativi. Il 13 settembre, quando abbiamo iniziato, ci siamo organizzati per fronteggiare qualunque evenienza ma devo dire che chi non possedeva il Green pass ha accettato di rimanere fuori dall’istituto.
In caso di contagio, scatta il protocollo
Seguire pedissequamente le indicazioni del ministero della Salute e di quello all’Istruzione in caso di contagio. La preside Montella, in caso di positività al Covid di studenti o personale, sa cosa fare. “Siamo pronti anche a questa a evenienza – dice. Se dovessero esserci casi di Covid, seguiremo quelle che sono le indicazioni del ministero della Salute e dall’Istruzione. Dobbiamo partire dal presupposto che abbiamo un’altissima percentuale di vaccinati. Il personale lo è quasi interamente e, chi non lo è, si sottopone a tampone. I ragazzi che frequentano questa istituzione vanno dai 14 ai 19, la fascia che maggiormente si è vaccinata”.