PALERMO – Caos anche a Palermo nell’edilizia. A esprimere preoccupazione per la tenuta del settore, a seguito dell’approvazione del decreto legge con il quale il governo Meloni ha di fatto bloccato il meccanismo incentivante della cessione dei crediti e dello sconto in fattura, è la Fillea Cgil Palermo.
“A Palermo – spiega il segretario generale Piero Ceraulo- negli ultimi anni si è determinata una bolla espansiva davvero significativa, che ha generato nuova occupazione che da decenni non vedevamo nel settore delle costruzioni. Parliamo di quasi 4mila lavoratori in più negli ultimi 2 anni”.
“Il mancato introito dei crediti già maturati per lavori già eseguiti da un lato e la definitiva chiusura dei meccanismi incentivanti, stanno già generando un corto circuito del sistema imprenditoriale palermitano che colpirà famiglie e lavoratori – prosegue Ceraulo – Diverse imprese cominciano a non versare più gli accantonamenti presso gli enti bilaterali. E il rischio di un mancato introito del welfare mutualistico nei confronti dei lavoratori è già in atto”.
Nei prossimi giorni sarà avviato un confronto tra le parti sociali locali, per definire un percorso di mobilitazione condiviso. “Auspichiamo un dietro front da parte del governo – chiede il segretario Fillea Ceraulo – perché, come abbiamo più volte dichiarato, saremo pronti a una grande mobilitazione che coinvolga tutto il settore, mettendo insieme lavoratori e imprese, che oggi rischiano di pagare un prezzo troppo alto. Lo spettro di fallimenti e licenziamenti in blocco di migliaia di lavoratori pare al momento l’unico triste orizzonte”.