Svelato il mistero rosanero | Palermo a Mirri-Di Piazza - Live Sicilia

Svelato il mistero rosanero | Palermo a Mirri-Di Piazza

Ecco chi farà ripartire la squadra dalla D. (foto Cataldo)

PALERMO – Il Palermo tornerà in campo e lo farà sotto la guida della famiglia Mirri e dell’imprenditore italo-americano Antonino Di Piazza, oltre che di Rinaldo Sagramola. E’ stata infatti la società Hera Hora srl ad aver vinto il bando voluto dal sindaco Leoluca Orlando per assegnare il titolo sportivo del club rosanero che, dopo il disastroso esito dello scorso campionato, dovrà ricominciare dalla serie D.

Il tandem Mirri-Di Piazza era dato per favorito già alla vigilia, anche se la concorrenza dei proprietari di Alcott, della famiglia Ferrero e del fondo arabo avevano fatto presagire una sfida ben più difficile. Alle 20 di ieri sera Palazzo delle Aquile aveva ricevuto sei offerte e il gruppo di lavoro voluto dal Professore e costituito dal suo ufficio di Gabinetto ma anche da alcuni consulenti esterni (tra cui Leonardo Guarnotta, Carlo Vizzini e Cesare La Piana) si è messo subito all’opera: ieri sera fino alle 23 e oggi dalle 10 del mattino sino alle 17 inoltrate. Alla fine è arrivato l’esito che in qualche modo in tanti si attendevano, con la vittoria di Hera Hora.

“Questa società ha già un elevato capitale sociale e ci ha fatto avere copia di quattro assegni circolari, per un totale di un milione di euro, intestati alla Lega per l’iscrizione al campionato di serie D – ha detto il sindaco in conferenza stampa – Il progetto comprende un programma ambizioso e non posso che ringraziare i proponenti per il lavoro fatto e per aver recepito le nostre indicazioni, includendo non solo l’azionariato popolare ma anche il coinvolgimento di strutture e società sportive che consentirà di far tornare l’entusiasmo a Palermo”.

In realtà quella del Comune è solo un’indicazione, seppur di assoluta importanza: adesso toccherà alla Federazione e alla Lega procedere materialmente all’iscrizione del nuovo club che si chiamerà semplicemente “Palermo”. “Potevo scegliere da solo e invece ho preferito un avviso pubblico – ha spiegato il primo cittadino – chiedendo la disponibilità a farsi carico del compito di riportare il Palermo ai livelli che merita”.

Ma cosa prevede il nuovo progetto rosanero? Oltre alla salvaguardia dei posti di lavoro, ci sarà spazio per un azionariato diffuso che avrà il controllo del 10% del club ma anche per un componente del collegio sindacale scelto dal Comune e per un comitato di consulta formato da tre persone scelte dai tifosi, dal sindaco e dalla proprietà; una previsione inserita in Statuto e che quindi resterà, anche in caso di vendita della società. Ma i nuovi proprietari guardano lontano mettendo in conto anche un nuovo centro sportivo (si ipotizza nell’area dell’ex campo Rom), un progetto di internazionalizzazione del brand e il ritorno in B in tre anni per poi fare il salto nella massima serie. Punti focali del progetto saranno l’attenzione al settore giovanile e al calcio femminile, con un accordo già stipulato con la Ludos.

Ma la famiglia Mirri punta su un concetto: radici e ali. Da un lato il legale con la famiglia Barbera, dall’altro marketing, un museo, aree dedicate agli sponsor, settori dello stadio per scuole e famiglie, un circuito di negozi convenzionati, accordi con media come Radio Action, Radio Time e Trm che trasmetterà le partite, una web tv e un accordo con la piattaforma E-Sport. E ancora borse di studio, progetti a basso impatto ambientale, iniziative sociali e con i rifugiati, iniziative sociali, olimpiadi di quartiere e un dialogo avviato perfino con la Curia. Un pacchetto che ha convinto il sindaco Orlando e che adesso, per entrare nel vivo, attende solo l’iscrizione da parte della Lega.


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