PALERMO – Cleo Li Calzi si è dimessa da presidente di Sviluppo Italia Sicilia. La manager palermitana ha inviato ieri una lettera al Presidente della Regione in cui ha rassegnato le dimissioni, passando in rassegna i risultati raggiunti. Tra gli altri, l’approvazione del nuovo piano operativo strategico triennale. Il piano della società partecipata al cento per cento della Regione ha un parco commesse da sei milioni di euro all’anno. Tra le altre attività che fanno capo alla partecipata ci sono la gestione di strategia per l’attrazione degli investimenti per l’assessorato Attività produttive, la gestione di linee del Pac giovani, l’assistenza tecnica al PO Fesr (il Fondo europeo per lo sviluppo regionale), la gestione di alcune misure di aiuto alle imprese prevista nell’ambito della Zona franca per la legalità.
Nella missiva (inviata anche agli assessori Luca Bianchi e Linda Vancheri), la Li Calzi fa riferimento al suo ruolo di coordinatore del nucleo di valutazione, carica che ricopre in quanto vincitrice di selezione pubblica. E che si sovrapporrebbe a quella di presidente della società che gestisce l’assistenza tecnica. Un doppio incarico per il quale non ci sarebbe incompatibilità di legge ma che la manager ritiene opportuno ed “eticamente corretto” evitare.
Resta invece in carica il consiglio di amministrazione, con Francesco Tuzzolino e Pippo Greco. La Li Calzi rimane in carica dimissionaria fino alla nomina da parte del socio Regione del nuovo vertice. Tra i papabili per l’incarico circola, ma solo a livello di indiscrezione, anche il nome di Antonio Ingroia, dopo le complicazioni sorte in merito al suo incarico di commissario liquidatore di Sicilia e-Servizi.
