Secondo il bollettino medico, il padrino di Corleone sarebbe "vigile solo se stimolato". I medici registrano anche "alterazioni dello stato di coscienza con parametri vitali ai limiti''.

I sigilli erano stati apposti dai carabinieri della compagnia di Carini qualche settimana fa su disposizione del pm della direzione distrettuale antimafia, Anna Maria Picozzi.

Parla Vincenzo Virga, ex capomandamento di Trapani, imputato, con l'accusa di essere il mandante, nel processo per l'omicidio del giornalista e sociologo, Mauro Rostagno, assassinato a Valderice la sera del 26 settembre 1988.

Le autorita' colombiane lo hanno subito definito il 'Pablo Escobar italiano': e' stato arrestato a Bogota' il boss della 'ndrangheta Roberto Pannunzi, protagonista anni fa di due fughe, entrambe da strutture sanitarie a Roma.

L'uomo, giunta al porto di Palermo, al momento dell'arrivo ha trovato i Carabinieri ad attenderlo sulla banchina.

Angelo Provenzano, figlio del capomafia, ha presentato un esposto ai carabinieri di Parma, denunciando "lo stato di degrado, di abbandono fisico, l'assenza di igiene" in cui versa il padre.

L'ex capitano del Palermo Fabrizio Miccoli avrebbe commissionato al figlio del boss mafioso Antonio Lauricella il recupero di alcune somme di denaro. Fra le intercettazioni raccolte frasi ingiuriose nei confronti di Giovanni Falcone. Il legale del calciatore: "Chiariremo tutto". Anche la Federcalcio apre un'inchiesta. Parla Zamparini.

La Cassazione scrive la parola fine al processo nato dall'operazione "Scacco matto"

Si conclude in appello una trance del processo nato dal blitz denominato Chartago che nel 2009 azzerò i clan che dominavano nel territorio compreso tra Partinico e Bogetto, in provincia di Palermo. La lista dei condannati si apre con il nome del boss Mimmo Raccuglia, capomafia di Altofonte,

Respinge ogni accusa Franco Mineo, l'ex deputato regionale di Grande Sud imputato di intestazione fittizia di beni aggravata, peculato, malversazione ed usura. Sarebbe stato il prestanome di Angelo Galatolo, esponente della famiglia mafiosa dell'Acquasanta.

Una sfilza di società intestate a parenti e una raffica di immobili: alle origini di un impero costruito con i soldi della mafia.

Il processo nasceva dall'operazione Apocalisse che fece terra bruciata attorno agli interessi economici del boss Giuseppe Falsone. La Corte d'appello di Palermo ha stravolto la sentenza di primo grado.

di ROBERTO PUGLISI Nella sua umanità crollata, Bernardo Provenzano si vede per ciò che è, con esattezza, nel traguardo verso cui si è consapevolmente indirizzato: un uomo che si congeda, tra gravissime sofferenze di fisico e di spirito, senza mani da stringere.