Mannino è stato prosciolto definitivamente dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa ma la Suprema corte ha ritenuto motivate le esigenze cautelari.

Al rientro dal pascolo, un pastore del catanese obbligava la moglie ad avere rapporti sessuali rifiutandosi di passare dalla doccia. La Cassazione mette la parola fine ad una vicenda giudiziaria iniziata nel 2007.

Era sottoposto ai domiciliari, la polizia lo sorprende per strada, vicino casa, e lo arresta per evasione. Una volta davanti al giudice per la convalida della misura, il tribunale ritiene che non sussiste il reato. Decisioni simili, in alcuni casi, sono stati rimessi alla valutazione della Cassazione.

Gaetano Cinà e suoi figli erano stati arrestati dopo la testimonianza di un collaboratore di giustizia. Condannati in primo grado a 20 anni per il duplice omicidio di Vincenzo Chiovaro e Antonino Lupo, avevano ottenuto la riduzione della pena a 16 anni in appello.

Daniela D'Urso (nella foto), indagata nell'ambito dell'inchiesta sulla formazione professionale a Messina, non avrebbe dovuto subire gli arresti domiciliari.

E' una storia che parte dalla Sicilia e che arriva fino ai supremi giudici. La loro decisione: si pagano i costi di una separazione, anche con uno stipendio malpagato.

Confermate in appello le assoluzioni al processo “Hiram” sui presunti aggiustamenti in Cassazione di processi sponsorizzati da Cosa nostra e massoneria.

Ricordate la polemica sul giudice che in un'intervista parlò di una famosa sentenza. Si è aggiunto un altro tassello, con la richiesta al plenum del Csm.

Giuseppe Mignemi ha portato in tribunale un prefetto e un magistrato della Corte dei Conti per ottenere "la condanna dello Stato italiano alla spartizione della Sicilia in due zone". La Suprema corte gli dà torto per vizio procedurale

Dopo due condanne la Cassazione ha annullato il verdetto. Ora la nuova sezione della corte d'appello di Palermo, chiamata dai giudici romani a rifare il processo, ha assolto un palermitano "perché il fatto non sussiste". La vicenda giudiziaria è durata sette anni.

Il calvario di un palermitano si è concluso con l'assoluzione da un'accusa infamante. Per i giudici: "il fatto non sussiste".

La pronuncia della Quinta Sezione penale della Suprema Corte si riferisce a una condanna a 20 anni di carcere (estesi a 30 per effetto della continuazione) per associazione mafiosa.

L'ex pm non ha nascosto un po' di emozione: "Da un lato diventa definitiva la chiusura col mio passato da magistrato, dall'altro inizio un nuovo percorso". E su Lampedusa annuncia: "Sto costituendo un pool di avvocati per portare davanti alla Consulta la Bossi-Fini"

Colpo di scena nel procedimento che vede indagato il 30enne Nicola Mancuso accusato di essere uno dei killer di Valentina Salamone. La Suprema Corte ha annullato con rinvio la decisione del Riesame che aveva confermato l'ordinanza di misura cautelare. Ora il Tribunale della Libertà dovrà rivalutare il ricorso dei difensori.

Costituiva 'l'appendice' a Genova della famiglia di cosa nostra di Vallelunga Pratameno (Caltanissetta)