il candidato sindaco del centrosinistra, Felice Calabrò, scrive il “codice etico” e ne chiede il rigoroso rispetto. Quattro i punti elencati in un documento che mette la coalizione al riparo da possibili problemi.

Piazza Carlo Maria Carafa, cuore pulsante della cittadina dalla planimetria esagonale, si prepara ad accogliere le Primarie di coalizione del centro-sinistra per decretare il candidato che concorrerà alla poltrona di sindaco nelle prossime amministrative. Tre i nomi: Raffaele Barone, Luisa Digeronimo e Filippo Sileci.

Il deputato regionale esponente del Megafono chiede un incontro chiarificatore con le varie forze che agiscono all'interno del centrosinistra. "Evidenzio la mancanza di raccordo tra le forze politiche, il mancato insediamento di un tavolo di confronto che non hanno consentito di stabilire chiare regole di coalizione" - afferma - mentre si continuano ad inseguire radicalismi ed estremismi".

Crollo storico dell'affluenza: solo il 35,15% per queste elezioni. Al candidato del centrosinistra il 39,42% delle preferenze, mentre Tondo del centrodestra si ferma al 38,7%. Sotto il 20% il candidato del Movimento Cinque Stelle, Saverio Galluccio.

"Vogliamo costruire la sfida del governo di città e non ci rifugiamo nel minoritarismo protestatario". Con queste parole Sel Catania ha ribadito l'appoggio incondizionato a Enzo Bianco.

A sfidarsi saranno Ciccio Quero, Felice Calabrò, Giuseppe Grioli, Giuseppe Ramires, Pucci Prestipino, Emilio Fragale e Giusy Furnari.

A sorpresa la coalizione di centrosinistra ha deciso di rinunciare alle Primarie e di candidare alla poltrona di sindaco il farmacista Claudio Pappalardo. Bocche cucite e qualche mugugno per la recente decisione della lista Il Megafono di spezzare l’alleanza con il Pd e appoggiare Ignazio Maugeri.

Il Megafono e due liste civiche a sostegno del presidente del consiglio comunale uscente. “Siamo convinti che Nicolosi rappresenti ciò che Crocetta chiede da tempo: dedizione alla causa, impegno, competenza e rispetto per le esigenze della cittadinanza”. Su Twitter: #LiveEleCT

Il leader di Rivoluzione civile in visita a Catania lancia un appello alle forze di centrosinistra in vista delle prossime elezioni. "E' necessario - ha detto - convergere su alcuni punti programmatici che traccino la via del rinnovamento e su una candidatura unitaria.

Il coordinamento provinciale per il momento tace. Nessun commento sul terremoto provocato ieri dalla direzione provinciale del Pd. Resta un nodo da sciogliere: la candidatura di Acagnino.

Sel Catania lancia un appello a tutte le forze di centrosinistra di unità in vista del voto di maggio. "Si acceleri il processo per definire programma e candidatura unica del fronte progressista e civile catanese". Su Twitter #LiveEleCt

La guerra nel centrosinistra in vista delle prossime comunali investe i piani alti del potere catanese partendo dal palazzo di Giustizia. Dove agli occhi di Nicolò Marino, il magistrato del Caso Catania adesso assessore di Crocetta, Marisa Acagnino candidata sindaco metterebbe in difficoltà Maurizio Caserta, cognato del "nemico" pm Carlo Caponcello ed Enzo Bianco, "amico" di Giuseppe Gennaro. Tutti i retroscena.

Per la prima volta in 13 anni i catanesi non hanno votato per Raffaele Lombardo. L'ex presidente della Regione ha racimolato poco più del 2% alla Camera e al Senato. Eppure, sino a pochi mesi addietro, il Raffaele sultano si gongolava tra i violini del centrosinistra più intransigente e l'abbraccio velenoso dell'antimafia di potere...

Stoccata anche al governo Crocetta: "Non hanno avuto alcuna remora ad avviare deportazioni di massa e bloccare la già complessa macchina amministrativa regionale”.

Scontri all'interno del Partito Democratico sull'organizzazione delle primarie del centrosinistra in vista delle comunali. Concetta Raia punta l'indice sull'operato del segretario provinciale: “Prima di confrontarsi con i futuri alleati del centrosinistra lo faccia con tutta la direzione del partito".