(rp) Una volta a Palermo, i barboni non morivano da soli. Vicè delle Poste era brutto, sporco, e moralmente ingiustificabile (come direbbe il Papa): cioè, omosessuale. Dormiva in un angolo accanto alle Poste di via Roma. Si acconciava i capelli luridi in una interminabile coda di lordume. Vicè non sapeva di essere “frocio” – come […]