"Nella vita a un certo momento arriva il coraggio" dice Giovanni Scilabra al processo Dell'Utri. Così, a 72 anni, l'ex direttore della banca dei Cassina, decide di dire le sue verità e attacca a testa bassa l'ex premier.

Al processo al Senatore del Pdl è stato sentito Giovanni Scilabra, già direttore della Banca popolare di Palermo, secondo cui Dell'Utri e Vito Ciancimino nel 1986 gli chiesero un prestito di 20 miliardi di lire per la Fininvest. Ma i bilanci del gruppo e il consulente del pm lo smentiscono. Ammessa, inoltre, la testimonianza del pentito Gaetano Grado.

Nel processo a Dell'Utri si affaccia il pentito Gaetano Grado che racconta come con l'avvento dei "corleonesi" era stato assoldato un killer della camorra per uccidere Vittorio Mangano, lo "stalliere" di Arcore. Le famiglie perdenti non volevano lasciare ai Riina e soci il canale Palermo-Milano rappresentato da Mangano.

Nel processo a Dell'Utri si affaccia il pentito Gaetano Grado che racconta come con l'avvento dei "corleonesi" era stato assoldato un killer della camorra per uccidere Vittorio Mangano, lo "stalliere" di Arcore. Le famiglie perdenti non volevano lasciare ai Riina e soci il canale Palermo-Milano rappresentato da Mangano.

In un'intervista al programma radiofonico "La Zanzara" di Radio 24, il senatore del Pdl ha risposto che non esclude un suo trasferimento nell'isola caraibica dove ha una casa. "E' un paese dove si sta benissimo".

In un'intervista al programma radiofonico "La Zanzara" di Radio 24, il senatore del Pdl ha risposto che non esclude un suo trasferimento nell'isola caraibica dove ha una casa. "E' un paese dove si sta benissimo".

Berlusconi ha risposto ai pm di Palermo e ha ribadito che da parte di Dell'Utri non c'è stata alcuna estorsione, solo delle donazioni fatte a "un amico e prezioso collaboratore" per le sue esigenze personali. L'ex premier ha parlato anche dello stalliere Vittorio Mangano.

Berlusconi ha risposto ai pm di Palermo e ha ribadito che da parte di Dell'Utri non c'è stata alcuna estorsione, solo delle donazioni fatte a "un amico e prezioso collaboratore" per le sue esigenze personali. L'ex premier ha parlato anche dello stalliere Vittorio Mangano.

I pm volano a Roma per interrogare Silvio Berlusconi. A Palazzo Grazioli i magistrati palermitani sentiranno il Cavaliere sulla presunta estorsione commessa dal senatore Marcello Dell'Utri ai suoi danni.

I pm volano a Roma per interrogare Silvio Berlusconi. A Palazzo Grazioli i magistrati palermitani sentiranno il Cavaliere sulla presunta estorsione commessa dal senatore Marcello Dell'Utri ai suoi danni.

"Ho letto le dichiarazioni rilasciate da Massimo Russo, me ne dispiaccio" dice il candidato alla presidenza. E attacca: "Non capisco perché quando stavo con Dell'Utri e Berlusconi stava con me".

"Ho letto le dichiarazioni rilasciate da Massimo Russo, me ne dispiaccio" dice il candidato alla presidenza. E attacca: "Non capisco perché quando stavo con Dell'Utri e Berlusconi stava con me".

Ieri l'assessore ha incontrato il governatore, e gli ha spiegato i motivi del dissenso. A cominciare dal riavvicinamento col leader di Grande Sud: "Lui è amico di Dell'Utri, i miei punti di riferimento sono Falcone e Borsellino".

Ieri l'assessore ha incontrato il governatore, e gli ha spiegato i motivi del dissenso. A cominciare dal riavvicinamento col leader di Grande Sud: "Lui è amico di Dell'Utri, i miei punti di riferimento sono Falcone e Borsellino".

Il cavaliere, messo alle strette dai pm di Palermo, ha fatto sapere che si presenterà al processo Dell'Utri. Ma chiede lo status di testimone assistito.