Dovrebbero nascere diagnosi e cure molto più precise, dalle malattie rare all'infertilità

Incastrato grazie ad una traccia di Dna estratta da una bottiglia di birra.

Il procuratore di Palermo concorre anche alla nomina di capo della procura di Roma

La storia del piccolo Tiantian, un bimbo cinese nato quattro anni dopo la morte dei genitori, sta facendo il giro del mondo. Il suo caso ha dell’incredibile. Shen Jie e Liu Xi, genitori del bambino, sono morti in un incidente stradale nel marzo del 2013. La coppia è scomparsa cinque giorni prima del trapianto di uno […]

Un messaggio su Facebook insinua un sospetto e gli esami lo confermano.

Un rapinatore dello Zen e la svolta alle indagini grazie a una cicca spenta in commissariato.

Fermato un 19enne.

Parla un ex consulente del patron di Ksm. Contatti con agenti segreti svizzeri e israeliani.

Gli esami scientifici pesano come un macigno sul geometra Gregoli. Ma perché tanta ferocia?

I Ris di Messina hanno dichiarato il Dna di Angelo Sferarrazza perfettamente sovrapponibile a quello del rapinatore, il cui materiale biologico è stato prelevato dal cappellino perso durante la fuga.

Ulteriori analisi sul reperto autoptico e indagini patrimoniali. I punti oscuri sul delitto di Antonietta Giarrusso, uccisa a coltellate il 30 aprile di tre anni fa, al centro di un'istanza depositata in procura per chiedere la riapertura del caso. La nipote: "Mia zia merita giustizia, nuove indagini ci darebbero la speranza che un assassino non può rimanere impunito".

Ad ottobre l'inchiesta sull'omicidio avvenuto in pieno centro nel 2012 è stata archiviata. Un assassino libero, la perdita della pace per i familiari di Antonietta Giarrusso, uccisa con 25 coltellate nel suo negozio. "Vogliamo giustizia per nostra zia".

Le tracce di Dna trovate sulla pistola utilizzata per uccidere il boss non bastano a fare scattare la misura cautelare. Una telefonata "salva" gli indagati, ma ci sono tanti punti oscuri che tengono in piedi l'inchiesta.

"Il traffico sostanze stupefacenti costituisce ancora - si legge nella relazione della Direzione nazionale antimafia - è la principale fonte di illecito arricchimento dei clan, soprattutto dei Cappello-Carateddi, Cursoti milanesi e Santapaola".

Gli esperti che hanno analizzato i resti umani rinvenuti in un grosso bidone sono riusciti ad isolare una traccia parziale di Dna compatibile con quello della giovane uccisa lo scorso aprile nel paese in provincia di Palermo.