CATANIA- Il cortile medievale del Castello Ursino ha ospitato la seconda edizione del premio giornalistico nazionale Domenico Calabrò, dedicato al noto giornalista catanese scomparso nel 2011.
La giuria, presieduta dal giornalista Massimo Scuderi, ex investigatore dei corpi speciali della Guardia di Finanza, ha premiato Mauro Casciari e Alessandro Maestrini del programma di Italia 1 Le Iene. Per la sezione web, è stato assegnato un riconoscimento a “Stop mafie”, il blog antimafia di Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto. Il premio per il giornalismo d'inchiesta on line è andato a Livesicilia, primo quotidiano siciliano diretto da Francesco Foresta.
Per la sezione giornalisti minacciati è stato premiato Paolo Borrometi, redattore de La Spia, quotidiano di Ragusa, già vittima di gravi intimidazioni e Giuseppe Grimaldi, giornalista de Il Mattino di Napoli.
Il premio in memoria di Calabrò ha mantenuto la sezione dedicata a esponenti della società civile che si sono distinti per aver avuto il coraggio di denunciare: premiata Carmela Caudullo, vittima della malasanità che ha denunciato i medici del reparto in cui lavorava ed è stata licenziata: nel suo stomaco, durante un intervento chirurgico, era stato dimenticato un bullone d'acciaio.
Riconoscimento anche alla Job Creation, società che si occupa di cartellonistica.
Nella sezione videoreporter dell'anno è stato premiato Gino Maceli, inviato di Mediaset.
Presenti numerosi magistrati della procura di Catania e di Messina, a partire da Giovanni Salvi e Pasquale Pacifico. In sala anche il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita.
L'evento verrà trasmesso nei prossimi giorni da Sesta Rete, televisione d'inchiesta catanese con la quale collabora Massimo Scuderi.
Lunghi applausi ai figli di Domenico Calabrò, che si sono alternati sul palco: “Mio padre -hanno detto- oggi è orgoglioso di questo evento e dell'impegno delle persone presenti”.