Coinvolti diciassette palermitani tutti residenti nel quartiere Zen di Palermo ritenuti i componenti, a vario titolo, di un’associazione che colpiva negozi di materiale elettronico e hi-tech, tabaccherie e ricevitorie.

Dal grande magazzino stavano per essere portati via alberi di Natale e materiale elettrico. Dal bar due tavolini in vimini: colti in flagrante due giovani.

I carabinieri hanno bloccato l'uomo mentre era alla guida dell'auto rubata poco prima.

Recuperata la refurtiva di tre colpi in villa, che ammonta a circa quindici mila euro. Dopo l'ennesimo colpo la banda è scappata sui tetti, poi ha raggiunto l'auto e ha dato vita ad un rocambolesco inseguimento.

La vicepreside: "Non capiamo questi atti di ribellione, ma dobbiamo andare avanti per il bene di chi crede nella scuola". Raffica di raid anche alla "De Amicis" e a Partinico. I malviventi prendono di mira gli istituti soprattutto durante i fine settimana.

Sotto inchiesta 133 persone, tra cui i titolari di note attività commerciali. Si era sparsa la voce e c'era un gran viavai per richiedere i servizi di Lino Caruso, l'uomo capace di manipolare i contatori nel suo laboratorio a Borgo Nuovo. All'interno i nomi dei 133 indagati.

Dal magazzino di via Ingham, a Brancaccio, spariva di tutto. Il gasolio finiva nelle officine meccaniche di parenti e amici degli indagati. Stessa cosa con la merce della società nata sulle ceneri dell'Amia, rivenduta in una bancarella a Ballarò.

I furti avvengono in coincidenza con la celebrazione dei funerali. L'ultimo episodio risale a lunedì scorso, in un'abitazione del centro storico il cui proprietario era deceduto. I ladri hanno aspettato che i congiunti si recassero in chiesa per partecipare alle esequie prima di entrare in azione.

"Una guerra tra chi fa il proprio dovere e chi cerca soldi facili, ma nessuno può fare l'eroe". Furti e rapine rappresentano un incubo per i clienti e i lavoratori dei centri commerciali e dei supermercati della città. Lo sfogo di un cassiere: "Usati come un bancomat dai malviventi, l'ultima volta mi hanno puntato un coltello alla schiena".

Escalation di colpi nei centri commerciali e nei supermercati palermitani. Una tendenza che non risparmia i piccoli discount, seminando il panico tra clienti e personale. Bande armate negli ultimi mesi hanno preso d'assalto anche i fast food, nonostante la presenza di mamme e bambini. E anche Catania non è estranea al fenomeno.

Dopo il furto di undici pc, un altro assalto all'istituto comprensivo della periferia palermitana.

Tra i commercianti del centro c'è la preoccupazione per nuovi assalti dopo le due rapine da Cisalfa Sport e al McDonald's, messe a segno nel giro di sei giorni. L'anno scorso nel mirino finì il Conca d'Oro dello Zen.

Trecento carabinieri e le "pattuglie miste" di polizia e militari dell'esercito saranno al lavoro per controllare la città e la provincia durante i giorni di festa. Un'attività di prevenzione potenziata volta a prevenire i reati che negli ultimi mesi hanno subìto uan forte escalation. Monitorata la zona centrale della città, fulcro della movida palermitana.

"Più che ladri sono persone che hanno bisogno di mangiare". A dirlo sono coloro che assistono coi propri occhi all'impennata di un fenomeno preoccupante. A rubare nei negozi di alimentari sono spesso anziani che non riescono a fare la spesa. Rubano merce da pochi euro e, a volte, a pagare per loro è proprio chi lavora nell'attività commerciale.