Quattro indagati e centinaia di migliaia di euro "distratti" per l'acquisto di appartamenti, per la ristrutturazione di case di famiglia e per fantomatici progetti, come quello da 600 mila euro per la "tastiera virtuale". A pagare era sempre la Celere Srl, poi fallita, a incassare, Mario De Felice e i suoi familiari. TUTTI I PARTICOLARI.