Il tecnico del Catania parla al termine della gara di Carpi: "La salvezza poteva arrivare prima ma ci siamo un pò complicati la vita. Sono orgoglioso del lavoro fatto".

Per gli etnei un finale di campionato da dimenticare e la necessità di vincere a Carpi per essere certi della riconferma tra i cadetti. In caso contrario, lo spareggio salvezza da incubo potrebbe tramutarsi in sgradevole realtà. Ecco perché.

Un'altra settimana di passione in casa etnea, dopo la debacle di Brescia. Sabato contro il Cittadella ci si gioca la permanenza tra i cadetti: la società serra le fila per permettere agli uomini di Marcolin di trovare la necessaria concentrazione. Non si può più sbagliare.

Il pareggio contro il Livorno ha spento ogni velleità in chiave promozione. Adesso in casa etnea è arrivato il momento di leccarsi le ferite e di pensare al futuro. Tanti pezzi pregiati in rosa, ma non tutti potranno essere esibiti ulteriormente sul tappeto verde del "Massimino".

Il commento dei due tecnici in salastampa al termine di Catania-Livorno: quello etneo si rammarica per una vittoria mancata ormai allo scadere, quello ospite sottolinea la bontà del fischio nel finale.

Un clima di serenità alberga nel clan rossoazzurro dopo i quattro successi consecutivi conquistati in altrettante gare. La controprova del vigore ritrovato passa dalla sfida con gli umbri: una vittoria potrebbe dare il via a un'insperata rincorsa play off.

A Latina è giunto il quarto successo consecutivo per gli uomini di Marcolin. La salvezza ora è a un passo, un'eventuale affermazione con la Ternana potrebbe riaprire scenari riposti nel cassetto delle speranze deluse.

Sette gare alla conclusione con in palio 21 punti. Può succedere di tutto, ma rossoazzurri e granata partono da una posizione privilegiata rispetto alle altre. Ii ribaltoni nelle zone a rischio della classifica, però, sono dietro l'angolo.

Il tecnico rossoazzurro è raggiante dopo il successo nel derby contro il Trapani, che ha permesso al Catania di raggiungere le tre affermazioni consecutive in campionato: mai accaduto in questa stagione.

A poche giornate dalla conclusione del campionato, il Catania si ritrova con alcuni protagonisti sicuramente poco annunciati. Le ultime due gare hanno messo in vetrina Castro e Terracciano, ma anche altri giocatori sono pronti a dire la loro nel finale di stagione.

I due successi contro Avellino e Varese hanno restituito vigore ai sogni di permanenza in B degli etnei, i quali hanno già in mente il prossimo obiettivo: non fallire i tre scontri diretti in programma da qui alla fine di aprile.

Nella conferenza stampa di fine match, il tecnico del Catania svela un retroscena: "Il presidente mi ha regalato una sciarpa che gli aveva dato Mihajlovic: ha portato fortuna e adesso non potrò più separarmene".

Il programma della trentatreesima giornata del campionato cadetto. Etnei in casa contro gli irpini per provare a risalire la china, con Marcolin che cambia l'assetto tattico dell'undici di partenza. Cosmi torna a Brescia da avversario, ma senza lasciare spazio ai sentimentalismi.

Il candidato sindaco del Carroccio (nella foto): "Amministrare una città come Agrigento non è la stessa cosa che guidare una squadra di calcio".

Con il pareggio a reti bianche di Modena, gli etnei hanno mostrato maggiore solidità nel reparto arretrato, ma al tempo stesso hanno smarrito l'efficacia offensiva. Il match contro il Vicenza dell'ex Marino rappresenta l'ennesimo esame, in vista di un mese intero all'insegna degli scontri diretti.