Una mamma scrive alla redazione di Livesicilia: “Non mi pesa la disabilità di mia figlia, mi pesa il fatto che nemmeno le istituzioni rispettino le leggi”. Il direttore sanitario precisa di aver sollecitato il Comune e l'assessore Giusto Catania assicura: "Metteremo presto gli stalli".

L'Atletico Salvuccio riesce ad avere la meglio sul Real Valentino, ma l'obiettivo principale era la raccolta fondi per l'acquisto di una TAC da fornire all'Ospedale dei Bambini: obiettivo non raggiunto, ma bensì superato.

Soltanto due anni fa la donazione di un ecografo ad alta specializzazione per l'unità operativa di rianimazione.

Intervista al direttore generale del "Civico-Di Cristina", Giovanni Migliore: "I fatti denunciati dai genitori e raccontati da Livesicilia? Solo qualche equivoco, in buona fede. Abbiamo attraversato una fase di emergenza, ma abbiamo voluto garantire l'assistenza a tutti. E abbiamo aperto un nuovo reparto".

"Per gli esami d'urina utilizzati i bicchieri di carta, niente luce, prese elettriche rotte, pareti scrostate". Sono soltanto alcune delle parole di un racconto angosciante, un'esperienza vissuta in prima persona da una giovane mamma palermitana.

"Vogliamo capire perché - si legge in un comunicato - il reparto oncologico dell’ospedale Civico di Palermo, inaugurato più di un anno fa non ha mai aperto i battenti".

La denuncia di una mamma ha fatto scattare l'ispezione dei Nas. Dopo quanto i carabinieri hanno accertato, la direzione generale ha chiuso in autotutela l'area in cui sono state rilevate le carenze igieniche.

Il piccolo ha ingerito il solvente accidentalmente. Trasportato in gravi condizioni all'ospedale dei Bambini, fortunatamente non rischia la vita. Paura anche a Capaci, dove un bimbo ha ingoiato parte di un giocattolo: è stato messo in salvo all'ospedale Cervello.

Scatole di medicine accatastate alla rinfusa e aperte, persino in corridoio, pareti scrostate per l'umidità. Questo lo scenario descritto e la foto scattata da un lettore di Livesicilia dopo una visita ai locali temporaneamente adibiti a deposito di farmaci dell'Ospedale Di Cristina.

Costruzioni, puzzle e tanti libri. La nostra redazione ha ricevuto i primi giochi da consegnare al reparto di Oncologia pediatrica dell'ospedale Civico. Sabato alle 12 è previsto un grande raduno per raccogliere tutte le donazioni della città.

La bimba di due mesi morta in seguito allo scontro sulla A-19 stava tornando a casa coi suoi genitori, Giuseppe Porello ed Annalisa Sebastiano, entrambi 27 anni. Festeggiavano il loro secondo anno di nozze a Trabia. Decine di parenti ed amici alla camera mortuaria del Civico dove è stata trasferita la piccola. I funerali domani mattina nella chiesa dei Cappuccini.

Antonino, 5 anni, resta ricoverato nel reparto di Rianimazione. Ha riportato un trauma addominale e cranico e la frattura del femore. E' stato necessario un delicato intervento. Al Di Cristina la disperazione dei parenti. Lacrime anche a Misilmeri, dove abita la famiglia del giovane Rosario Sucato: otto anni fa pure un cugino della vittima era morto sulla strada.

Non sono dovute a una malattia genetica le numerose fratture per le quali ad agosto scorso fu ricoverato all'Ospedale Di Cristina di Palermo un neonato di tre mesi. Lo ha stabilito una perizia disposta dal pm Carlo Lenzi, titolare del fascicolo nel quale sono indagati i genitori del piccolo accusati di tentato omicidio.

Il taglio del nastro a Palermo

Febbre alta e diarrea, poi la corsa in ospedale e il ricovero. Venerdì notte la tragica notizia: la piccola non ce l'aveva fatta. Il pm ha disposto il sequestro della cartella clinica e l'autopsia. Dal Di Cristina: "Piena fiducia nel nostro personale".