Carmelo Lopapa de La Repubblica ha intervistato Raffaele Lombardo. Vari i temi affrontati, cominciando dalla politica nazionale: “Siamo al crepuscolo del berlusconismo. E forse anche per questo viviamo in un’Italia meno libera di scegliere. Il decreto-liste è un brutto segnale. Come tutto il resto al quale stiamo assistendo. Compreso il disinteresse a traino leghista nei confronti del Mezzogiorno. Per questo, dopo le Regionali, diamo vita al Partito del Sud, che sarà l’alter ego del Carroccio“.
Con il Pdl è un’esperienza fallita, ha dichiarato Lombardo. E a proposito di Silvio Berlusconi: “L’ultima volta che ho sentito il Premier è stato l’11 novembre. Da allora lo avrò cercato un paio di volte, si è negato e non ho insistito anche per dignità personale”.
Il governatore ha tenuto a precisare che non “ha mandato per aria la maggioranza di centrodestra in Sicilia”, perché “non c’è stato alcun ribaltone. Si è solo dissolta la maggioranza e abbiamo aperto una nuova esperienza per realizzare le riforme“.
E come sarà il Partito del Sud? “Intanto, abbiamo 8 parlamentari nazionali, oltre alla dozzina e più che seguiranno lo strappo di Micciché. Quattro deputati dei nostri sono stati agganciati mesi fa. Ma soprattutto andiamo avanti contro la colonizzazione di questo governo a impronta leghista“.
Infine, una considerazione sul decreto-liste: “C’è stata arroganza e forzatura delle regole. Tutto ciò è inaccettabile per chi, come me, proviene da una cultura democratica cristiana. Sono molto preoccupato“.
“Il crepuscolo del berlusconismo”
Repubblica intervista Raffaele Lombardo. Il governatore rilancia l'intervista sul suo blog. Il concetto base è questo: Il tramonto del berlusconismo e l'avvio di una nuova fase della politica, almeno in Sicilia, grazie anche allo strappo di Gianfranco Miccichè.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo