Questo pomeriggio, intorno alle 14, al Porto è giunta la nave militare inglese "James Joyce" con il suo carico di oltre 500 migranti recuperati nei giorni scorsi, in diverse missioni di soccorso, nello Stretto di Sicilia.

Sono 222 le persone recuperate, partite una settimana fa dall'Egitto. Foto d'archivio

Uno di loro è stato ricoverato in ospedale per la frattura del malleolo.

Mobile e Gico a caccia di scafisti. Pronta la macchina dell'accoglienza di Asp e forze dell'ordine

Operazione congiunta Polizia - Guardia di Finanza. I particolari.

Sono ancora in corso le operazioni di sbarco.

Avviata la macchina dell'accoglienza e attivato il gruppo di polizia per individuare gli scafisti.

L'indagine è condotta da Polizia e Finanza.

Contestato il reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina.

Tra i profughi alcune donne incinte. Un migrante è stato trasferito in ospedale.

Nell'agosto scorso si registrò l'ennesima tragedia del mare a largo delle coste siciliane. Morirono 26 persone. Il Gip convalidò l'arresto per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma la Cassazione dà ragione alla Procura di Palermo.

E' plumbeo il cielo di gennaio che ha accolto i 246 profughi giunti questa mattina al porto di Catania, soccorsi in due interventi al largo delle coste libiche. A portarli in salvo è stata la Nave Dattilo della Guardia Costiera che ha recuperato anche il cadavere di un migrante, morto durante la traversata. Tra loro, numerose donne e bambini.

Il costo del viaggio è stato pagato, da ciascun migrante, in dollari e in moneta locale libica.

In manette un senegalese e due uomini di nazionalità gambiana. (Nella foto di Vincenzo Di Martino uno dei fermati durante le fasi dello sbarco)

L'accusa a loro carico è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I tre si trovano rinchiusi nel carcere di Ragusa.