Parla Alessio D'Anna, vittima del raid punitivo di una banda di giovanissimi malviventi: "Dopo quella serata terribile non ho ricevuto alcuna solidarietà. Chi abita nel palazzo in cui avevo il bar non faceva altro che chiamare la polizia con una scusa qualunque, dai rumori, alla musica, ma io avevo tutto in regola. Non era più possibile andare avanti, sono scoraggiato".