PALERMO – Rigettato dal Tar Sicilia il ricorso presentato da Massimo Castiglia, ex presidente della prima circoscrizione del comune di Palermo, difeso dall’avvocato Nadia Spallitta, nei confronti di Giovanni Bronte, difeso dall’avvocato Stefano Scimeca, nominato presidente dopo le ultime elezioni amministrative tenutesi il 12 giugno 2022, e di Francesco Tramuto, primo eletto nella lista di Forza Italia, difeso dall’avvocato Marcello Rossi.
Il presidente uscente chiedeva l’annullamento dell’elezione di Bronte, sostenendo di avere conseguito più voti dell’eletto non rilevati per errori formali, e l’annullamento delle schede laddove veniva espresso il voto in favore del candidato Tramuto Francesco “detto Zacco detto Ottavio” ritenendole “anomale”.
Il TAR ha accolto per intero la linea difensiva dei controinteressati Bronte e Tramuto e ha, pertanto, rigettato il ricorso condannando altresì Castiglia al pagamento delle spese legali.
Il ricorso menzionava conteggi errati, verbali senza indicazione di giorno e ora, numero di votanti non coincidente con schede autenticate, schede non vidimate, mancanza del numero dei voti complessivo e delle preferenze. Secondo il ricorrente c’erano diversi errori nei verbali delle elezione e non sarebbero stati conteggiati voti validi. Ma la questione più rilevante ha riguardato la candidatura di Tramuto, eletto con 427 voti nella lista di Forza Italia, che ha aggiunto al proprio nome e cognome la dicitura “detto Zacco”, “detto Ottavio” (Ottavio Zacco eletto consigliere comunale nella lista di Forza Italia con il record di preferenze).
Bronte: “Eletto in modo democratico”
“Apprendo con grande soddisfazione quello che già sapevamo tutti, che la matematica non è un’opinione!!!” dice Bronte e “sottolinea, io eletto in modo democratico e sto già lavorando con tutte le forze politiche presenti in consiglio per migliorare il Nostro Centro Storico”.
Tramuto: “Mi hanno dato del truffatore”
Più pragmatico Tramuto “mi hanno dato del truffatore, mi hanno attaccato anche testate giornalistiche di parte, ma mi lascio tutto alle spalle e continuerò a lavorare per il bene del territorio di cui sono figlio”.