Tares, scattano le sanzioni| per chi paga in ritardo - Live Sicilia

Tares, scattano le sanzioni| per chi paga in ritardo

Dal 17 settembre sanzioni e interessi legali per chi non ha ancora pagato l'acconto Tares.

ECCO COME CALCOLARLE
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PALERMO – Scattano da oggi le sanzioni per chi non ha ancora pagato l’acconto Tares. Dal 17 settembre, infatti, il comune di Palermo applicherà, secondo quanto previsto per legge, sanzioni e interessi legali a tutti coloro che al 16 non hanno versato la prima rata della tassa sui rifiuti e i servizi introdotta dal governo Monti.

“Dai dati in nostro possesso, c’è stata un’adesione massiccia dei contribuenti che hanno pagato nei tempi previsti”, precisa l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato, rimandando a fine mese i numeri più precisi, ma la ressa agli uffici di piazza Giulio Cesare testimonia che sono ancora in tanti a non aver pagato e che adesso si affrettano per evitare che le sanzioni fiocchino.

Il sistema è tanto semplice quanto “costoso” per i ritardatari: chi pagherà entro settembre, dovrà versare l’interesse dello 0,2 per cento per ogni giorno di ritardo; interesse che arriva al tre per cento se invece si paga nei quindici giorni successivi e fino al 3,75 per chi dovesse tardare ulteriormente. Sanzioni che toccano il 30 per cento (il massimo previsto) nel caso in cui sia l’ufficio a dover inviare la cartella esattoriale per mancato pagamento. Alla sanzione si aggiunge l’interesse legale del 2,5 per cento, moltiplicato per i giorni di ritardo e diviso per 365 (proprio perché su base annua). Un salasso, insomma, che aumenterà all’aumentare del ritardo.

Ma anche calcolare con precisione sanzioni e interessi legali può essere arduo: per questo il Comune ha predisposto, sul proprio sito, un calcolatore che permette anche di stampare un F24 già compilato da pagare in banca. Operazione che oggi ha avuto qualche intoppo a causa di un problema al sistema di alcuni istituti di credito che non hanno accettato il modulo. “Ma è dipeso dal sistema bancario – precisa Leonardo Brucato, dirigente del settore Tributi – abbiamo riverificato le nostre procedure ed erano corrette. In via precauzionale abbiamo fermato il sistema, che riattiveremo al più presto”.

Adesso toccherà aspettare il consiglio comunale, che dovrà approvare il regolamento Tares e stabilire in via definitiva i parametri sui quali calcolare il saldo: in quel caso, però, in base alle nuove disposizioni governative, il Comune dovrà indicare al contribuente l’esatto importo da pagare, mediante bollettino o semplice comunicazione.

 


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