PALERMO – “L’amministrazione del Comune di Palermo non scarichi sui lavoratori le inefficienze legate alla Tares. Ad oggi 50 impiegati dell’ufficio tributi gestiscono un’utenza giornaliera di oltre mille persone, spesso inferocite per i costi e per la confusione burocratica della tassa sui rifiuti”. A dichiararlo, in una nota, segretario aziendale per la Cisl Fp del comune di Palermo Nicolò Scaglione.
“Il sindaco Leoluca Orlando incontri subito le sigle sindacali per affrontare e risolvere questo problema che, oltre ad essere lesivo della dignità professionale di questi lavoratori, causa enormi disagi alla cittadinanza – continua – a creare una situazione di confusione è stata la scelta dell’amministrazione comunale di approvare il regolamento Tares in ritardo notevole, rispetto alle scadenze imposte per legge e di aumentare la tassa del 70%. Adesso queste decisioni, oltre che sui cittadini, ricadono tutte sui 50 lavoratori dell’Ufficio Tributi, addetti a quella che oggi è l’emergenza Tares. Questi impiegati scontano oggi l’organizzazione dell’ultimo minuto, svolgendo tutte le mansioni possibili, dal centralinista, al ricevimento del pubblico e all’avvio dell’iter burocratico. Da oggi otto unità di questo gruppo saranno distaccati ad un altro servizio con un’ulteriore riduzione del personale. Come potrà essere gestito il servizio, nel 2014, per il pagamento del secondo acconto Tares e in seguito all’introduzione del nuovo tributo Iuc?”.
Il segretario aziendale per la Cisl Fp del Comune di Palermo, Nicolò Scaglione, annuncia che il 16 dicembre, dalle 9 alle 14, si terrà la prima assemblea di questo personale. “Senza un intervento dell’amministrazione comunale – conclude Scaglione – l’assemblea si protrarrà tutto il giorno e si avvieranno altre forme di lotta sindacale. Noi difendiamo le ragioni dei lavoratori che con spirito di sacrificio garantiscono un servizio, nonostante le gravissime carenze causate dalle decisioni dell’amministrazione comunale. Non possono essere loro il bersaglio dei cittadini, che hanno il dovere il pagare la Tares ed il diritto di farlo, come avviene nei paesi civili, senza inutili perdite di tempo”.