PALERMO – L’attesa è finita, i motori hanno iniziato a rombare per dare il via all’edizione numero 100 della Targa Florio. La corsa è partita ufficialmente qualche minuto dopo le 18.30 da piazza Verdi, con lo sfondo suggestivo del Teatro Massimo. A dare il via alle danze di questa storica edizione della manifestazione motoristica sono state le protagoniste del Ferrari Tribute, con tante autovetture fabbricate a Maranello che hanno sfilato per le strade del centro storico di Palermo, alternandosi con quelle che parteciperanno alla Targa Florio Classic. Le ‘rosse’ dopo la partenza si sono dirette verso via Maqueda, e proseguiranno il loro percorso in direzione università, dove si concluderà la sfilata odierna e da dove partirà la corsa vera e propria, nella mattinata di domani, venerdì 6 maggio.
Qualche secondo prima dello scoccare delle 19, invece, è stata la volta delle vetture che parteciperano alla Targa Florio Classic. Le vetture hanno imitato il percorso delle iscritte al Ferrari Tribute, imboccando via Maqueda dopo lo start da piazza Verdi in mezzo a due ali di folla pronta ad incoraggiare gli equipaggi in corsa.
A fare da apripista, seppur in senso figurato, prima della partenza ufficiale di questi quattro giorni di grande automobilismo nella provincia di Palermo, ci hanno pensato il sindaco del capoluogo Leoluca Orlando assieme ad una illustre rappresentante della politica siciliana, l’ex ministro Stefania Prestigiacomo. Orlando, durante il suo intervento, ha voluto ricordare la figura di Vincenzo Florio, che nel lontano 1906 ideò “a Cursa”, che nel corso degli anni sarebbe diventata uno dei simboli della cultura e del costume dell’intera città, oltre che una delle manifestazioni motoristiche più importanti e più riconosciute in Italia e nel resto del mondo. Al fianco del sindaco e dell’ex ministro, anche il glorioso pilota Ninni Vaccarella. Il tutto in una cornice di pubblico che ha reso ancor più suggestivo il momento della partenza, sia per lo scenario che, per l’appunto, per il grande numero di appassionati o semplici curiosi che si sono assestati su piazza Verdi.
