Tari, è caccia agli evasori| Incassi per 300 mila euro al giorno - Live Sicilia

Tari, è caccia agli evasori| Incassi per 300 mila euro al giorno

Il Comune stima di ricevere 80 milioni su 118 entro la fine dell'anno. Tariffe tra le meno care.

PALERMO – Una Tari più bassa rispetto alle altre grandi città italiane, ma soprattutto una lotta all’evasione che inizia a dare i suoi frutti e che da qui a fine 2016 potrebbe portare a 80 milioni la quota incassata dal Comune. La classifica di Federconsumatori gonfia il petto dell’amministrazione Orlando che, in base alle tabelle elaborate dall’associazione, è riuscita a far piazzare Palermo come quarta nella graduatoria delle 44 città con più di 100 mila abitanti che quest’anno hanno maggiormente tagliato la tassa sui rifiuti.

Una sforbiciata del 5,83% che colloca Palermo al secondo posto in Sicilia, dopo Caltanissetta, se si prendono in considerazione le tariffe più basse: una famiglia media di 3 persone, in una casa di 100 metri quadrati, paga circa 307 euro l’anno, a fronte di una media in Italia di 296 euro l’anno e di 381 euro nell’Isola. Cifre ben inferiori a quelle di Napoli, Roma, Milano, Torino e Genova, ma che diventano ancora più eclatanti se si considera l’aumento medio nazionale dello 0,1% di tutti i comuni e dello 0,3% delle grandi città. A Palermo l’unico componente paga 102,69 euro contro i 98,73 di Verona, i 106 di Venezia, i 179 di Catania, i 123 di Bari, i 112 di Firenze, i 119 di Bologna, i 153 di Genova, i 132 di Torino, i 218 di Napoli, i 150 di Milano e i 178 di Roma; la famiglia di tre componenti a Palermo paga 308 euro contro i 192 di Verona, i 355 di Venezia, i 427 di Catania, i 345 di Bari, i 235 di Firenze, i 285 di Bologna, i 351 di Genova, i 340 di Torino, i 448 di Napoli, i 323 di Milano, e i 388 di Roma.

“I più recenti dati statistici, forniti da un soggetto esterno, confermano, come abbiamo sempre sostenuto – sottolinea il Sindaco, Leoluca Orlando – l’operato dell’amministrazione comunale per la riduzione delle tasse a Palermo, resa possibile grazie a due assi di intervento: ridurre gli sprechi e razionalizzare i costi da un lato e fare in modo che diventi concreto lo slogan pagare tutti per pagare tutti di meno”.

Una filosofia messa in pratica con una serrata lotta all’evasione che ha portato a scoprire evasori totali o parziali, cioè utenti sconosciuti al Comune o che furbescamente avevano dichiarato meno metri quadrati del dovuto, per 1,5 milioni di metri quadrati: in questi modo i 118 milioni di incasso del 2016 (in diminuzione di 10 milioni rispetto al 2014) possono essere spalmati su una superficie più grande, rendendo meno salate le tariffe per chi ha sempre pagato.

“Si dimostra che non è vero che per avere la città più pulita occorre spendere di più, ma esattamente il contrario: si devono continuare a ridurre gli sprechi per rendere il servizio più efficiente ed incrementare la lotta all’evasione – dice l’assessore Luciano Abbonato La collaborazione fra gli uffici dell’Amministrazione comunale, e tra questa e le altre amministrazioni, ha infatti permesso di individuare gli evasori, anche per rendere giustizia a quei cittadini che le tasse le hanno sempre pagate. Due leve che hanno consentito di ottenere una riduzione della Tari del 15% in due anni e portato il tributo a livelli così bassi rispetto alle altre città italiane”.

Ma non è finita qui, perché nei primi nove mesi del 2016 sono stati già scoperti 846 mila metri quadrati in più di superficie tassabile e sono ben 41 mila gli atti di accertamento per l’evasione parziale o totale emessi. Una caccia agli evasori che sta dando i suoi frutti: la media di incasso dalla sola lotta agli evasori ammonta a 50 mila euro al giorno. La riscossione attuale  ordinaria ammonta a 36 milioni contro i 30 dello scorso anno, a cui aggiungere i 5,5 milioni incassati da chi in passato non ha pagato e ora lo fa con more e interessi. In tutto 41,5 milioni (quasi +20%) che, con i 35 previsti del saldo, porteranno la cifra a 80 milioni incassati su 118 a fine anno, con una media di introiti nell’ultimo periodo di 300 mila euro al giorno. Manna dal cielo per Palazzo delle Aquile.

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