"Tavolo romano deludente" |Occupata la sede di Accenture - Live Sicilia

“Tavolo romano deludente” |Occupata la sede di Accenture

I dipedenti protestano sul tetto dell'azienda. Potenza: "Al loro fianco". Palazzotto: "Renzi lascia soli i lavoratori". Vicari: "Troveremo una soluzione".

PALERMO – Duecento lavoratori di Accenture dal primo pomeriggio occupano i locali della sede di via Ugo La Malfa. L’incontro al ministero dello Sviluppo economico, previsto alle 14 non ha infatti rassicurato i lavoratori, che stanchi di “sentire sempre le stesse storie”, come si legge in una nta hanno prima bloccato il traffico nella zona e, dopo pochi minuti, hanno invaso i locali. Al loro fianco da diverse ore la consigliera della Quarta Circoscrizione Serena Potenza, che ieri aveva consegnato al premier Renzi la maglietta #262acasa: “Reputo importante essere in ogni momento con loro, manifestando insieme per caldeggiare quest’importante causa – dice -. Penso che la politica debba stare vicino ai problemi dei lavoratori, in tutte le fasi, e se questo significa stare sul tetto con loro lo faccio e lo farò sempre, come oggi”. I lavoratori fanno sapere che «non molleranno fino a quando non avranno rassicurazioni”.

Sulla vicenda interviene anche il deputato di Sel Erasmo Palazzotto: “Nei giorni scorsi – dice – lo stesso premier Renzi aveva assicurato l’attenzione dell’esecutivo, oggi il governo diserta il tavolo e lascia soli i 262 lavoratori del sito di Palermo. Un comportamento vergognoso, tenendo anche conto di come l’azienda abbia incassato in questi anni incentivi pubblici cospicui e conti, tra i principali committenti, ministeri, istituzioni ed aziende statali”. Per Palazzotto, “ad aggravare il comportamento del Ministero e del governo ci sia da segnalare anche il diniego nei confronti dei parlamentari del territorio a partecipare al tavolo, isolando ancora di più i lavoratori e dimostrando la volontà dell’esecutivo di favorire, nei fatti, la delocalizzazione dell’attività. A differenza di quanto fatto da Renzi noi, come Sel, manterremo i nostri impegni e domani presenterò un’interpellanza urgente su quanto avvenuto. Inoltre insisteremo per giungere alla discussione in aula di una mozione, già presentata, sui call center che punta ad una seria vigilanza sulle operazioni di delocalizzazione e a rompere i rapporti con aziende che scelgono di trasferire all’estero le commesse”.

Il sottosegretario allo Sviluppo economico Simona Vicari, però, getta acqua sul fuoco: “Riguardo alla vicenda dei lavoratori della Bt-Accenture di Palermo – assicura – il governo è impegnato attivamente nel trovare una soluzione capace di salvaguardare il futuro di 262 famiglie. Massima solidarietà, quindi, ma soprattutto disponibilità perchè in un momento difficile come questo è indispensabile che tutti, imprese, sindacati e governo siano dalla stessa parte al fine di scongiurare il peggio. Per questo ci appelliamo anche al senso di responsabilità di due imprese multinazionali che sembrano, invece, al momento giocare con il destino dei lavoratori stessi”.

Con una nota diffusa in serata Bt Italia ha annunciato di aver “ribadito la propria disponibilità ad individuare una soluzione per i lavoratori del Contact Center di proprietà di Accenture di Palermo e che ad oggi eroga un servizio ad alcuni clienti tra cui BT Italia. A tal fine, BT Italia ha provato a condividere con il fornitore Accenture le linee guida di un piano industriale di rilancio e sviluppo del Contact Center finalizzato a dare una prospettiva solida a tutti i lavoratori attualmente impiegati e al contempo a mettere il Centro nelle condizioni di erogare servizi in linea con standard richiesti di mercato. Inoltre – prosegue la nota di Bt Italia -, tale piano ha l’obiettivo di salvaguardare sia gli attuali livelli occupazionali sia livelli retributivi dei dipendenti del Contact center Accenture, senza alcun ricorso a fondi e forme di sostegno pubblici. Al servizio di tale piano, sono previsti investimenti sia in infrastrutture tecnologiche che in formazione dei dipendenti, per recuperare il gap qualitativo del servizio all’origine della decisione di recedere dal contratto di fornitura siglato con Accenture. Tali investimenti verrebbero finanziati anche attraverso il contributo che BT Italia ha chiesto ad Accenture quale concorso alla sua riqualificazione. All’impegno dichiarato da Accenture in occasione dell’acquisizione del Contact center avvenuta nel 2005, non sono seguiti purtroppo negli anni i necessari investimenti in termini organizzativi, infrastrutturali e qualitativi per mantenere il centro ai livelli di eccellenza originari e per accompagnarne la crescita. I mancati investimenti hanno inevitabilmente determinato un sostanziale depauperamento dell’intera struttura, generando uno scadimento complessivo dell’offerta erogata. L’implementazione di tale piano è tra l’altro subordinata alla risoluzione congiunta della importante problematica sociale legata ai lavoratori interessati, tenuto conto che ACN, attraverso il centro di Palermo, eroga servizi anche ad altri clienti. BT Italia – conclude la nota – auspica una soluzione positiva per la vertenza Accenture in tempi molto rapidi, dato che servizi di Customer Relationship Management di qualità sono fondamentali per il successo del gruppo in Italia. Nel caso in cui non si dovesse addivenire ad una soluzione condivisa e positiva, BT Italia darà vita ad un nuovo Contact Center in Italia, basato principalmente a Roma. Tutto ciò in totale coerenza con la strategia di BT che persegue una continua e sostanziale revisione tecnologica/organizzativa finalizzata ad un modello di gestione efficace del servizio fornito al cliente.

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