"Teatro Massimo in crisi | Qualcuno chieda scusa" - Live Sicilia

“Teatro Massimo in crisi | Qualcuno chieda scusa”

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando

Un bilancio che ratifica l'esistenza di una emorragia finanziaria del teatro. Il sindaco Orlando va all'attacco. La replica di Cognata.

 

Il sindaco Orlando
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PALERMO- “Ora che con l’approvazione del bilancio consultivo del 2012 è stata certificata la grave crisi finanziaria del Teatro Massimo (si registra un passivo di 3 milioni e 431 mila euro) qualcuno dovrebbe chiedere scusa alla città, all’amministrazione comunale e all’assessore alla Cultura Francesco Giambrone. Non mi riferisco a coloro che hanno portato il Teatro in questa situazione, perché delle proprie responsabilità risponderanno in ogni sede competente, ma mi riferisco a tutti coloro che a Palermo e altrove hanno ricoperto di insulti l’amministrazione comunale che ha sempre e soltanto perseguito un obiettivo: quello di riportare la legalità nella gestione del Teatro e farne tornare la qualità ai livelli che la nostra città e che i lavoratori e gli artisti del Teatro meritano”. Lo ha dichiarato sindaco Leoluca Orlando commentando il voto con cui il CdA della Fondazione Teatro Massimo ha oggi approvato il bilancio consultivo 2012.

“Ancora una volta desidero ringraziare – conclude il sindaco – il commissario Fabio Carapezza Guttuso per i lavoro che sta svolgendo, un lavoro delicato, di trasparenza, di legalità e di ricostruzione di un clima di collaborazione e fiducia tra tutti coloro che operano all’interno della più importante istituzione culturale della nostra città”.

La replica di Cognata
L’ex sovrintendente Antonio Cognata replica: “In merito alle dichiarazioni oggi diffuse sulla chiusura del bilancio 2012 del Teatro Massimo desidero precisare che: i bilanci sono di chi li fa e li firma; questo non è mio. Al Teatro Massimo ne ho firmati sette, tutti in utile, approvati e certificati dagli organi di controllo, accompagnati da risultati artistici di rilievo e senza tagli nelle retribuzioni. Fino a quando sono stato in teatro, le carte evidenziavano conti in ordine e la previsione di un utile anche per il 2012. Non ho mai amato le polemiche ma ho la certezza di aver gestito il Teatro al meglio, aumentando la produzione, elevandone la qualità e riducendo notevolmente gli enormi debiti ereditati dalle gestioni precedenti”.

 

 


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