Tecnologie restano a Catania |Nuovi investimenti di StM - Live Sicilia

Tecnologie restano a Catania |Nuovi investimenti di StM

I dispositivi su Carburo di Silicio e GaN non migreranno alla volta degli stabilimenti francesi: arrivano le rassicurazioni dei vertici aziendali.

CATANIA – Pericolo scampato per GaN e nuovi investimenti. Le nuove tecnologie saranno mantenute nel sito catanese. Dopo le preoccupazioni sollevate dai sindacati nei giorni scorsi dai sindacati arrivano le rassicurazioni dei vertici StMicroelectronics. I dispositivi su Carburo di Silicio e GaN non migreranno alla volta degli stabilimenti francesi e anche gli investimenti per il modulo M9 dovrebbero essere salvi. E’ questo l’esito dell’incontro tra il sindaco Enzo Bianco, il presidente Carlo Bozotti e il Ceo Carmelo Papa che hanno messo nero su bianco le intenzioni dell’azienda, forte di un bilancio positivo. L’incontro si è reso necessario dopo le insistenti voci sulla possibilità di trasferire la produzione di queste nuove tecnologie nello stabilimento StM di Tours. L’allarme era stato lancia dall’Ugl attraverso una nota del segretario nazionale dei metalmeccanici, Angelo Mazzeo. Nei giorni scorsi il sindacato aveva sottolineato la necessità di puntare su Catania, sede che in questi anni ha ottenuto ottimi risultati nel campo della ricerca industriale  sviluppando nuovi prodotti tecnologici su nuovi materiali, cioè i dispositivi su Carburo di Silicio e GaN.

 Secondo Mazzeo l’eventuale migrazione dei prodotti di ricerca alla volta degli stabilimenti francesi sarebbe stata invece una strategia “suicida” e poco lungimirante. “Deve essere scongiurato in tuti i modi questo piano e altresì la prospettiva di uno spostamento dell’interesse aziendale verso attività non-sperimentali, il cui riassetto della Ricerca Industriale potrebbe presupporre valutazioni negative sul ruolo e sulla collocazione di ST Catania nel network internazionale della ricerca sulla microelettronica”, spiegava il segretario. “Solo l’elevata professionalità e il senso di responsabilità dei ricercatori locali hanno impedito in questi anni un significativo calo della produzione scientifica, e non vorrei che la ‘minaccia’ francese possa rappresentare l’ennesima emergenza per rendere meno stabile la Ricerca a Catania, che non può e non deve essere guidata da scelte operate esclusivamente nel solo interesse dell’industria stessa, ma deve essere bensì in grado di generare quel progresso nella conoscenza che sta alla base di qualsiasi economia proiettata verso il futuro: economia che la città di Catania non può permettersi di lasciarsi sfuggire”, aveva tuonato Mazzeo sottolineando la necessità di sfruttare tutte le risorse possibili che l’Europa mette a disposizione.

 

 

 


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