Il giudice delle udienze preliminari, Annalisa Amato ha rinviato a giudizio, per tentata estorsione a personaggi famosi, Giuseppe Aleci, 36 anni, di Marsala, presidente e direttore commerciale della “Imart Edizioni”, e Gaspare Richichi, 28 anni, di Bagheria (Pa) direttore editoriale della stessa casa editrice. La prima udienza del processo, davanti al Tribunale di Marsala, è stata fissata per il 6 novembre prossimo.
Aleci e Richichi sono accusati di aver tentato di estorcere denaro ad alcuni vip del mondo dello sport e dello spettacolo che sarebbero stati clienti o conoscenti della pornostar Lea Di Leo (vero nome Sonia Faccio). A costoro sarebbero state chieste somme di denaro (da 10 a 40 mila euro) per depennare i loro nomi e gli imbarazzanti particolari dei rapporti sessuali dal libro autobiografico scritto dalla Di Leo che la “Imart” avrebbe dovuto stampare.
Una trentina i nomi famosi – tra attori, cantanti, calciatori, un regista e altri personaggi del mondo televisivo, un ex vice ministro e persino un vescovo – di cui si parlava come clienti, o conoscenti, nella bozza del libro, che poi non è stato stampato. A bloccare il progetto editoriale furono gli sviluppi dell’iniziativa intrapresa da Aleci, che ad insaputa dell’autrice, secondo l’accusa, avrebbe iniziato a ricattare alcuni dei personaggi citati nel testo.
A far scoppiare il caso, il 16 marzo 2011, fu il programma di Italia 1 “Le Iene”, che alla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala, diretta da Alberto Di Pisa, diede l’input per l’indagine. Tra le persone che sarebbero state ricattate, un regista di Mediaset, Giorgio John Squarcia (“Scherzi a parte”), l’attore Matteo Branciamore (“I Cesaroni”), il rugbista Denis Dallan (Isola dei Famosi) e i calciatori Reginaldo, Fabio Galante e Francesco Battaglia. Tra gli altri personaggi citati nel testi, anche i calciatori Luca Toni, Marco Borriello e Pippo Inzaghi, nonché i cantanti Fabri Fibra e Gianluca Grignani.
(foto tratta da vip.it)