"Sussidi in ritardo": terremoto di Santo Stefano, via alla protesta - Live Sicilia

“Sussidi in ritardo”: terremoto di Santo Stefano, via alla protesta

La denuncia del coordinamento dei terremotati: ancora non arrivano i contributi autonomi per la sistemazione

CATANIA – A distanza di cinque anni i terremotati che hanno subito la perdita della propria casa a seguito del sisma del 26 dicembre 2018 sono ancora in gravi difficoltà per i ritardi dell’erogazione del CAS (contributo autonomo di sistemazione). Le famiglie aventi diritto al sussidio infatti sono in attesa, ormai da più di cinque mesi, di ricevere i benefici per risollevarsi dalla situazione di indigenza nella quale sono state inaspettatamente travolte.

Il ‘doppio canone’

“Questi ritardi si sono sempre verificati anche in passato, gettando le numerose famiglie in uno stato di umiliazione davanti all’impossibilità di mantenere le spese mensili. L’obiettivo è sollecitare l’amministrazione centrale affinché prima di Pasqua i fondi nazionali vengano elargiti ai terremotati, in modo da consentire loro di trascorrere in un clima di maggiore serenità le festività” interviene Giuseppe Zappalà, portavoce del Coordinamento dei comitati dei terremotati.

Private di dimora e ulteriormente vessate dall’esborso mensile di un affitto per la provvisoria abitazione, le famiglie si trovano oggi costrette a far fronte contemporaneamente ad un mutuo per la casa danneggiata, a tutt’oggi inagibile, e allo stesso tempo il canone della soluzione abitativa temporanea individuata. Dunque, un fardello divenuto insostenibile per tante unità familiari costrette a sommare le lecite richieste di pagamento da parte dei proprietari di casa, nonché il rischio di subire procedimenti di sfratto che andrebbero ad aggravare ulteriormente i costi da sostenere, ad ulteriori disagi, anche morali, pur essendo già state enormemente provate dall’evento sismico.

La protesta

Stanche di tutto ciò, le famiglie ora minacciano forme eclatanti di protesta per cui il Coordinamento dei terremotati, a fronte di continue sollecitazioni ai vari enti che gestiscono il flusso del Cas, denuncia il mancato trasferimento dei fondi da parte della Protezione Civile Nazionale in favore delle casse di quella regionale che poi, a sua volta, sarebbe incaricata di trasferire le somme ai Comuni per l’erogazione ai terremotati.

Una risposta pare essere arrivata grazie all’intercessione del deputato regionale Angela Foti, che tramite il supporto del Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Fabrizio Curcio, garantisce il versamento del contributo già dal prossimo mercoledì.

“Fino a quando non arriveranno i fondi, terremo viva la protesta”, conclude Zappalà sottolineando i punti emersi nell’assemblea svoltasi domenica scorsa: “Per prima cosa procederemo alla richiesta di un incontro con il prefetto a cui sottoporre le problematiche dei terremotati e secondariamente continueremo la protesta dei terremotati davanti alla sede della regione siciliana a Catania, chiedendo un incontro con il Presidente Musumeci affinché intervenga per garantire continuità al finanziamento”.


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