Terrorismo, arrestato albanese |all'aeroporto di Catania - Live Sicilia

Terrorismo, arrestato albanese |all’aeroporto di Catania

Durante la perquisizione, gli è stata trovata addosso una pen drive con alcune foto di lui con un'altra persona mentre imbracciavano dei Kalashnikov.

Era stato già denunciato a malpensa
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CATANIA – L’arguzia e la perspicacia degli operatori in servizio all’aeroporto di Catania hanno permesso ieri mattina di arrestare un albanese di 30 anni, che stava cercando di imbarcarsi in un volo per Londra con una carta d’identità alterata. Lo straniero infatti aveva posto la sua foto su un documento di riconoscimento di un cittadino italiano: un particolare che non è sfuggito al controllo.

E’ partita la segnalazione e al gate per il volo diretto alla capitale inglese sono arrivati gli agenti della Polizia di Frontiera. Scattate le perquisizioni è stata trovata una pen drive che conteneva delle foto dell’albanese che insieme ad un’altra persona imbracciava delle armi tipo Kalashnikov. Nella “pennetta” sono stati trovati anche altri documenti con carte di identità di altre nazionalità, alcune albanesi. I file in questo momento sono nelle mani degli esperti antiterrorismo della Polizia di Stato.

I primi sospetti nei confronti dell’albanese erano già scattati ai controlli dei bagagli: il 30enne si era presentato con una carta d’imbarco per Bucarest, ma dagli accertamenti è stato scoperto che a Milano, all’aeroporto Malpensa, era stato già denunciato lo scorso 13 gennaio in quando aveva cercato di salire su un volo sempre diretto a Londra con documenti anche questa volta falsi. Da qui è scattato il pedinamento e quando è stato visto che invece del gate per Bucarest l’albanese si è recato all’imbarco per il volo britannico sono scattate le manette. Il pm di turno, ieri, ha disposto l’arresto con l’accusa di reato di possesso e fabbricazione di documenti per l’espatrio falsi.

In pochi giorni, dunque, l’albanese ha cercato di raggiungere l’Inghilterra, ma non c’è riuscito. Ora è in una cella del carcere di Piazza Lanza. Sul caso ci sta lavorando la magistratura di Catania, diretta dal Procuratore Giovanni Salvi, in collaborazione con la polizia e come detto con il pool antiterrorismo.


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