Nell’ultimo mese erano diventati il terrore di Acireale, mettendo a segno decine di rapine, vittime prescelte giovani, anche minori, aggrediti con schiaffi e pugni per convincerli a cedere denaro, carte di credito telefonini e preziosi. Il branco composto da almeno cinque giovani, di cui due con precedenti penali alle spalle arrestati in nottata dai carabinieri, aveva messo a segno diversi colpi in città. Non contenti, costringevano le loro vittime al silenzio, per evitare “guai peggiori”, hanno ricostruito gli investigatori che hanno raccolto la testimonianza di decine di giovani depredati e picchiati. In un mese di raid pianificati con tecnica criminale avrebbero incassato qualche migliaio di euro, denaro sottratto con violenza a coetanei di buona famiglia, incapaci di reagire. Una trentina le denunce presentate dalle vittime al locale comando compagnia dei carabinieri, altrettante al commissariato di polizia, ma gli investigatori sono certi che molte delle vittime della gang non hanno sporto denuncia, per paura di ritorsioni. La banda di balordi composta da almeno 5 elementi tutti ventenni è stata individuata e parzialmente smantellata in un’operazione congiunta condotta da Carabinieri e Polizia di Acireale.
In nottata dopo mesi di indagini e appostamenti sono stati arrestati due giovani componenti, ritenuti dagli investigatori la mente operativa del branco, gli altri complici avrebbero le ore contate: Cristian Arcidiacono, 19 anni e Gaetano Lizzio, vent’anni, entrambi con precedenti penali sono finiti in galera con l’accusa di estorsione rapina e sequestro di persona. Nell’ultimo episodio delittuoso – si è appreso – avrebbero addirittura alzato il tiro, dimostrando capacità criminali non comuni, nonostante la loro giovane età, sequestrando per 4 ore un giovane, al quale avrebbero sottratto il codice pin della carta di credito dopo averlo minacciato con una bottiglia rotta puntata al volto, tecnica con cui avrebbero messo a segno diversi colpi. Il branco operava specialmente nelle ore serali. Solitamente ben vestiti frequentavano pub e ritrovi di giovani del posto alla ricerca di vittime da rapinare: uno di loro avvicinava con una scusa la vittima prescelta, costringendola con la minaccia di un coltello puntano al fianco a seguirla in una stradina al buio dove si materializzavano i complici che senza dire una parola tempestavano di calci e pugni il malcapitato facendosi consegnare soldi, carte di credito e telefono cellulare. I particolari dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, programmata per le prossime ore.