QINGHAI – Phakmo Thondup, un ragazzo tibetano di 20 anni, ieri si è dato fuoco per protesta contro l’occupazione cinese del Tibet. Il gesto estremo si è consumato nella provincia cinese di Qinghai, nel monastero di Ja Khyung. In base alle notizie riportate da Voice of America i monaci presenti al momento dell’insano gesto hanno portato immediatamente il ragazzo in ospedale, dove adesso è ricoverato in prognosi riservata.
La protesta si fa sempre più disperata, nei primi due mesi del 2013 i suicidi di cui si ha notizia sono già cinque, mentre salgono a 105 le autoimmolazioni dal 2009 ad oggi. Così, si fanno sempre più assidui gesti estremi di questo genere: quattro giorni fa due ragazzi giovanissimi, uno di 17 e uno 18 anni, sono morti per le ustioni riportate dopo essersi dati fuoco nella città di Dzorge, nel sud- ovest della Cina. Il 18 febbraio un altro uomo di 49 anni ha compiuto lo stesso gesto a Labrang, ma di lui non si hanno notizie, solo pochi giorni prima, sempre dandosi fuoco per protesta, ha perso la vita un ragazzo di soli 26 anni.
