Ticket: "Chi ha di più | deve pagare di più" - Live Sicilia

Ticket: “Chi ha di più | deve pagare di più”

Il ministro della Salute, Roberto Speranza

L'idea in un ddl di riordino della materia. Ecco come potrebbe cambiare la sanità.

Tra le varie misure previste dalla manovra fiscale 2020, una sembra destinata a rivoluzionare il mondo dei ticket sanitari. Si tratta dell’idea di una compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria calcolata in base al reddito, secondo un criterio per cui “chi ha di più deve pagare di più”. Ad annunciare la novità è il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha annunciato un ddl di riordino della materia.

Il testo, ancora solo una bozza, considererebbe un importo come limite massimo annuale di spesa per i ticket, al raggiungimento del quale l’assistito non avrà più l’obbligo di partecipare alla spesa sanitariaL’importo annuo verrebbe stabilito in base al costo delle prestazioni e del ‘reddito familiare equivalente’, cioè il reddito prodotto dal ‘nucleo familiare fiscale rapportato alla numerosità del nucleo familiare’.

“Di fronte a un ticket sanitario non conta quanti soldi hai e non conta se sei un miliardario o una persona in difficoltà economica – dice il ministro Speranza in un video su Facebook -. Al di là delle soglie di esenzione, si paga sempre la stessa cosa. Io credo che su questo si possa intervenire con un principio molto semplice: chi ha di più deve pagare di più”.

La compartecipazione alla spesa sanitaria nel 2018 sfiora i 3 miliardi di euro. Il Corriere della Sera riporta che per i ticket le Regioni hanno incassato 2.968 milioni di euro (49,1 euro pro-capite), di cui 1.608 milioni (26,6 euro pro-capite) relativi ai farmaci e 1.359 milioni (22,5 euro pro-capite) per le prestazioni ambulatoriali incluse quelle di pronto soccorso. Degne di nota le differenze regionali: i valori della quota pro-capite totale per i ticket oscillano dagli 88 euro in Valle d’Aosta ai 33,70 euro in Sardegna, mentre per i farmaci l’importo varia dai 36,20 euro pro-capite in Campania ai 16 euro in Piemonte; quanto alle prestazioni specialistiche, si passa da 64,20 euro pro-capite in Valle d’Aosta a 8,5 euro in Sicilia.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI