PALERMO – Gli assessori non ne sapevano nulla. Il presidente della Regione voleva vederci più chiaro prima di dare l’ok. Ma il nuovo maxi-bando da 75 milioni per i tirocini formativi destinati ai giovani dai 18 ai 35 anni è talmente “ufficiale” che se ne dà notizia oggi anche nella serie concorsi della Gazzetta della Regione. “Una follia”, per Crocetta.
E’ l’ultimo atto che porta la firma dell’ormai ex dirigente generale dei dipartimenti Formazione e Lavoro Anna Rosa Corsello, che si è dimessa dall’incarico dopo la tegola caduta sulla viceda degli affidamenti diretti alle società che avevano in “gestione” il primo bando del Piano giovani. E proprio il nuovo bando è arrivato all’indomani del caos in cui è piombata la Regione dopo il “flop day”. Pubblicato sul sito del dipartimento del Lavoro lo scorso 18 agosto, all’insaputa – avevano specificato proprio loro – degli assessori Nelli Scilabra e Giuseppe Bruno.
“Un bando che stabilisce un percorso organizzativo confuso”. Così lo avevano giudicato i due assessori. Per loro, l’impegno di far partire prima possibile la misura co-finanziata con le risorse di Piano giovani, Garanzia giovani e ministero del Lavoro restava. Ma – d’accordo lo stesso Crocetta – prima bisognava verificare che tutto fosse stato fatto “secondo le regole, per evitare gli errori del passato”. E d’altro canto proprio il governatore, in conferenza stampa nel day-after delle dimissioni della Corsello, aveva criticato la scelta di pubblicare l’avviso: “Così si aprono conseguenze di vario tipo – aveva detto – , ad esempio: quanti ricorsi ci saranno? Quel bando ha essenzialmente due vizi. Il primo è quello di aver sottratto i fondi destinati già alla prima selezione del Piano giovani, e se i ricorrenti vincono noi dovremo pagare anche quella. Una selezione valida c’è già”.
Ma, una volta firmato, “non si può bloccare un atto senza una motivazione specifica”. Così spiegano dall’assessorato al Lavoro e questo conferma anche che la stessa Corsello, messa la firma sul nuovo avviso, aveva già disposto anche la pubblicazione in Gurs. Ma dagli uffici precisano: “Non è un vero e proprio bando, e la ‘gara’ vera e propria non partirà fino alla data in cui è scritto ci si potrà candidare”. Insomma, fino ad allora si potrà sempre fare una revoca.
Per il presidente della Regione, però, “solo la follia può determinare comportamenti di questo genere. Non si può fare un nuovo bando – spiega Crocetta a Livesicilia – finanziandolo in parte con dei soldi che servono per quello precedente (del Piano giovani, ndr) che non si è ancora concluso. Ci voleva prudenza, ora ne serve ancora di più”.