E’ ormai una guerra senza esclusione di colpi quella che si è scatenata fra il consiglio comunale e il vicesindaco di Palermo, Marianna Caronia. Dopo le roventi polemiche delle scorse settimane tutte interne al centrodestra che hanno portato il Pd a presentare una mozione di censura che si voterà la prossima settimana, lo scontro si arricchisce di giorno in giorno di nuovi particolari e segna ancor più marcatamente la distanza fra la Caronia e il gruppo consiliare del Pdl.
Il capogruppo dei berlusconiani, Giulio Tantillo, accusato nei giorni scorsi insieme al presidente dell’Aula Alberto Campagna di “atto criminoso” per aver affossato due emendamenti in tema ambientale cari al vicesindaco, dalle pagine del Giornale di Sicilia solleva un nuovo caso destinato a scatenare nuove polemiche tutte interne alla maggioranza. Oggetto del contendere il progetto denominato “Palermo 91” finanziato con il Ptta 1994/96 (Piano triennale di tutela ambientale), che prevede la selezione, mediante Lavoro Sicilia spa, di 30 soggetti che firmeranno un contratto di formazione lavoro della durata di quasi due anni a 700 euro al mese per la valorizzazione di due cave presenti nel territorio cittadino: una a Tommaso Natale e l’altra nel quartiere Cruillas. Compito dei 30 selezionati, di cui 15 giardinieri e 15 esperti in marketing territoriale e gestione di eventi, sarà si rivitalizzare i due siti e, terminati i 22 mesi, mettersi in proprio per continuare a gestirli.
Il progetto, in realtà, risale al 2006 e viene approvato dalla prima giunta Cammarata che però decide di ritirarlo poco dopo per evitare la creazione di nuovo precariato. Rimasto bloccato per anni, viene rimodulato nel 2010 per volontà del vicesindaco per rimediare a un’incongruenza tecnica. Deve essere riformulato e pertanto le graduatorie stilate in base alla selezioni fatte da Lavoro Sicilia (partecipata della Regione prima denominata Italia Lavoro Sicilia) vengono annullate. L’iter ricomincia da capo ad aprile del 2011 e le selezioni sono, ad oggi, ancora in corso.
Tantillo, che ha scritto più volte agli uffici per chiedere lumi sulla scelta di Lavoro Sicilia e sui criteri di selezione, ha annunciato che solleverà il caso in consiglio comunale e non si dice affatto convinto dell’idea di selezionare nuovo personale non impiegando gli lsu già in servizio al comune. Ma più di un consigliere di maggioranza sarebbe andato su tutte le furie per un’operazione di cui era all’oscuro sia il consiglio comunale che il resto del centrodestra.
“In un ordine del giorno con oltre 200 punti che giacciono da anni nell’indifferenza generale – dice la Caronia – mi domando come mai una mozione presentata appena due giorni fa sia diventata il tema del giorno e, mi dicono, verrà discussa già martedì. Secondo alcune voci, le opposizioni avrebbero addirittura ritirato la mozione di sfiducia al sindaco per trattare quella di censura nei miei confronti. E’ singolare la commistione di ruoli fra Tantillo e Faraone (capogruppo del Pd, ndr): io accuso il primo e mi risponde il secondo”. Il vicesindaco tiene a precisare, inoltre, di aver già trovato il bando al suo insediamento e di averlo ripreso dopo aver avuto le autorizzazioni da parte dei ministeri competenti e della Regione e di averlo rimodulato per un inconveniente tecnico. “In più, oltre ad aver pubblicato il bando sulla Gazzetta Ufficiale – continua la Caronia – ho chiesto che venisse messo sul sito per una questione di trasparenza, non è un fatto nuovo. Mi chiedo come mai Tantillo lo tiri fuori a pochi giorni dalla mozione di censura. Sono perplessa per questa ostilità nei miei confronti”.
Martedì Sala delle Lapidi si riunirà e potrebbe andare in scena il redde rationem all’interno del centrodestra. Il Pdl ha già dichiarato che voterà contro ma da più parti si chiede il voto segreto, che se concesso permetterebbe ai franchi tiratori di far passare la mozione che però non avrà alcun effetto a norma di regolamento. “Con la città sommersa dai rifiuti e il crac delle partecipate solo rinviato, è incredibile che il consiglio comunale nella seduta di martedì e mercoledì prossimi perda tempo con la mozione di censura alla Caronia”, dice il vicepresidente vicario Salvo Alotta del Pd. “L’unica mozione regolamentata è quella di sfiducia – continua Alotta – quella di censura non è prevista, pertanto sono infondate le richieste di voto segreto. Trovo incomprensibile la scelta dell’ufficio di Presidenza di mettere la mozione all’ordine del giorno e, pur condividendo le motivazioni che hanno portato a presentarla, non capisco come si possa perdere tempo anziché affrontare i problemi della città partendo dalla riforma dei regolamenti e dalla delibera sui gazebo”.