ELEZIONI – L’astensionismo è stato forte anche tra i detenuti siciliani: soltanto 46 reclusi si sono avvalsi del diritto di voto. Il maggior numero di votanti si è registrato nel carcere Ucciardone di Palermo. Lo rende noto il vice segretario generale del sindaco di polizia penitenziaria Osapp, Mimmo Nicotra, sottolineando che è “un segnale importante e da non sottovalutare”.
“Il sistema penitenziario italiano è al collasso – aggiunge Nicotra – il sovraffollamento ha raggiunto cifre record, le passerelle dei politici negli istituti penitenziari sono sempre più frequenti ma è evidente che anche la popolazione detenuta della sicilia ha ‘sfiduciato’ l’attuale classe politica”.
Secondo il sindacalista questa “situazione è evidente” dal fatto che “soltanto 46 detenuti in tutta la Sicilia si sono avvalsi del diritto di voto e l’istituto in cui si è registrata una maggiore ‘affluenza’ di detenuti votanti è stato quello di palermo ‘Ucciardone'”. “Se è vero – osserva – che lo stato di civiltà di un paese si vede dalla situazione delle patrie galere è inconfutabile che la classe politica e con essa la classe dell’alta dirigenza dell’amministrazione penitenziaria ha fallito il proprio mandato”.
“In nome della spending review – conclude il sindacalista dell’Osapp – la politica italiana ha acconsentito silenziosamente al collocamento a riposo di tutti quei dirigenti generali che avevano consentito all’amministrazione penitenziaria di essere una di quelle più all’avanguardia nello scenario mondiale, lasciando invece uno scenario da terzo mondo”.