Tragedia del Natisone, dopo 20 giorni ritrovato il corpo di Cristian

Tragedia del Natisone, dopo 20 giorni ritrovato il corpo di Cristian

L'ultima immagine dei tre amici è quella di loro stretti in un abbraccio
DOPO LE RICERCHE
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ROMA – A venti giorni dalla tragedia dei tre ragazzi romeni che erano andati sul greto del Natisone per scattare alcune foto rimanendo travolti dalle acque rapidamente salite a causa delle precipitazioni dei giorni precedenti, il fiume restituisce anche l’ultimo corpo, quello di Cristian.

Natisone, la tragedia

I corpi delle due giovani erano stati già recuperati. A facilitare il ritrovamento del cadavere è stato il calo del livello dell’acqua. Il corpo di Cristian Molnar, di 25 anni è stato trovato in una pozza, in un luogo non lontano dai punti in cui erano state trovate Patrizia Cormos, 20 anni, e Bianca Doros, 23.

L’ultima immagine dei tre amici è quella di loro stretti in un abbraccio al centro del fiume friulano in attesa dei soccorsi. Da allora non si sono mai interrotte le ricerche e dapprima sono stati trovati i corpi delle due ragazze, e solo oggi quello del giovane romeno, residente in Austria.

“La famiglia finalmente potrà avere un corpo su cui piangere e, chiusa nel proprio dolore, non intende fare nessuna dichiarazione – ha detto il legale della famiglia del ragazzo – se non ringraziare le autorità italiane che non hanno mai smesso di cercare Cristian”.

Italia divisa dal maltempo

Intanto l’Italia continua ad essere divisa in due dal punto di vista meteorologico: maltempo al Nord e afa al Sud. Ed è stato a causa del forte vento, con raffiche di vento arrivate a 30 nodi, oltre 50 chilometri orari, che è durato l’intera notte il salvataggio di 45 persone che si erano ritrovate, su diverse imbarcazioni, sul lago di Como per vedere i fuochi d’artificio per la festa di San Giovanni.

Le mareggiate con onde alte più di un metro hanno reso difficoltosi i soccorsi: in diversi casi le barche erano incagliate su scogliere e tra gli alberi, in altri casi erano in avaria o non riuscivano a manovrare e quindi rischiavano di scontrarsi contro le scogliere rocciose. Al largo di Punta Sdobba, sempre in Friuli, la Capitaneria di porto ha salvato stamani tre giovani donne slovene la cui barca aveva subito un disalberamento mentre navigavano al largo.

Un danno causato probabilmente dalle forti raffiche di bora che dalla notte scorsa sferzano il golfo di Trieste. Le tre, infreddolite ma in buone condizioni di salute, sono state riportate a terra in sicurezza nel porto di Monfalcone. In Trentino, a poche ore dalla frana che a Grigno ha coinvolto alcune abitazioni e che ha portato all’evacuazione a titolo precauzionale di una decina di famiglie, i vigili del fuoco e altri operatori stanno ripulendo le strade della frazione Belvederi di Tezze per far rientrare entro sera gli sfollati.

L’emergenza

Ma l’emergenza non è finita: nel fiume Adige la portata attesa è di un migliaio di metri cubi al secondo, considerando che da Santa Giustina e da altri bacini sono in corso operazioni di sfioro. Tre alpinisti invece bloccati sulla parete del Nord del Gran Paradiso sono stati raggiunti via terra dai soccorritori per via dell’impossibilità di arrivare sul posto in elicottero a causa del maltempo. I tre, fermi a quota 3.900 metri, hanno riferito di essere scivolati.

E nel primo pomeriggio sul Bresciano si è abbattuto un violento nubifragio che ha colpito soprattutto la zona del lago di Garda. A Manerba una donna, salvata da un passante, è rimasta intrappolata nella propria auto. Ha colpito in particolare le zone montane del vicentino e del bellunese l’ondata di maltempo che tra la scorsa notte e oggi ha interessato il Veneto.

Sull’Altopiano dei Sette Comuni (Vicenza) nei comuni di Asiago e Gallio le piogge torrenziali hanno provocato l’esondazione di due torrenti, ma si sono registrate anche forti grandinate. Nella provincia berica allarme a Schio per due frane di notevoli dimensioni.

Nella prima, in contra’ Masetto, una famiglia è stata fatta evacuare per motivi di sicurezza, mentre la seconda si è verificata lungo la strada da San Rocco di Tretto, che è rimasta bloccata. Due frane si sono verificate anche nel bellunese, una nel comune di Sovramonte, dove la caduta di detriti ha interessato la strada regionale 50 ai confini tra Veneto e Trentino. Danni e frane anche nel veronese attorno alla zona del Garda. (di Simona Tagliaventi)

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