Traghetto in fiamme, 10 morti| Giallo sul camionista messinese - Live Sicilia

Traghetto in fiamme, 10 morti| Giallo sul camionista messinese

Il bilancio dei soccorsi e delle vittime. Angoscia per il 57enne Giuseppe Mancuso originario di Rocca di Caprileone che risulta fra i dispersi. AGGIORNAMENTI

I soccorsi
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BARI – “E’ presumibile che altre vittime siano ancora sul relitto”. Lo ha detto poco fa il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe che sta incontrando i giornalisti nella Capitaneria di Porto, a proposito del traghetto Norman Atlantic.

“L’allarme è stato dato in ritardo, quando le fiamme avevano già raggiunto il bar”: lo ricorda una donna greca, Hieron Urania, una delle persone messe in salvo durante l’incendio del traghetto Norman Atlantic. La donna si trova all’Hotel Nettuno di Brindisi insieme al marito e ad un’altra trentina di naufraghi. I coniugi erano diretti a Milano per trascorrere il Capodanno con i figli. “Per fortuna – racconta ai giornalisti – che noi passeggeri ci siamo aiutati, perché sul traghetto c’era tanta disorganizzazione. Per me – conclude – quella nave non era adeguata a trasportare passeggeri”. Un uomo albanese, residente in Italia, Oendro Sokrat, evidenzia invece “di aver visto camionisti non lasciare i propri mezzi e quindi non hanno rispettato le norme”. Tutti i naufraghi ospiti dell’albergo brindisino stanno bene, ma in molti continuano a sottolineare l’inadeguatezza del traghetto e i ritardi nei soccorsi. “Siamo salvi, ma è stata la peggior esperienza della nostra vita”.

“Anche stamattina non abbiamo notizie di Giuseppe Mancuso, ho contattato di nuovo la prefettura di Messina e la Farnesina, ma di lui non si hanno notizie dopo oltre 48 ore. Adesso è certo che sia tra i dispersi”. A parlare è il deputato regionale di Forza Italia e sindaco di Rocca di Caprileone (Me) Bernadette Grasso che da due giorni sta cercando senza risultati di avere informazioni sul suo concittadino che era a bordo della Norman Atlantic. Giuseppe Mancuso all’alba di domenica aveva telefonato ai familiari dicendo che c’era un incendio a bordo della nave e che stava salendo su una scialuppa insieme ad altri passeggeri per mettersi in salvo. Il camionista non risulta tra le vittime, ma nemmeno negli elenchi delle persone già sbarcate anche se la Marina Militare assicura che la lista delle persone tratte in salvo non è ancora completa. Con il passare delle ore cresce tuttavia l’angoscia tra i familiari, attorno ai quali si è stretto tutto il paese.

“Giuseppe Mancuso, non è tra i morti, ma si ritiene sia tra i 38 dispersi”. A dirlo è Bernadette Grasso deputato regionale di Fi e sindaco di Caprileone, il paese di origine di Mancuso, autotrasportatore di 57 anni che si era tra gli imbarcati sul Norman Atlantic. “La famiglia è veramente stremata – aggiunge Grasso – per non aver avuto notizie da ieri. Ritengono che Giuseppe se fosse tra quelli già a terra avrebbe chiamato, forse è su una nave e deve ancora sbarcare”.

Cresce l’attesa e l’apprensione per Giuseppe Mancuso, l’autotrasportatore di 57 anni, originario di Rocca di Caprileone (Me) che si trovava sulla Norman Atlantic e del quale non si hanno notizie da circa 30 ore. I familiari attendono novità nella loro casa in paese. Oggi, per tutta la giornata, hanno tentato di mettersi in contatto con l’Unità di crisi della Farnesina per avere notizie. Alle 5 di mattina aveva telefonato a casa avvertendo dell’incendio a bordo della nave, poi non c’è stato più alcun contatto. “E’ scandaloso che ancora non ci sia una lista dei feriti, – sottolinea il deputato regionale di Forza Italia e sindaco di Rocca di Caprileone Bernadette Grasso -, delle persone decedute e di quelle tratte in salvo. Dalle ultime notizie sembra che Mancuso potrebbe essere nel gruppo fatto salire a bordo di mercantili per essere portati in salvo, ma anche di questo ancora non c’è certezza. Abbiamo anche saputo che non ci sarebbero fino ad ora italiani morti e questo ci ha un po’ rassicurato”. Il figlio di Mancuso è un consigliere comunale. L’autotrasportatore è partito qualche giorno fa dalla Grecia e sarebbe dovuto arrivare a Brindisi per poi tornare a Rocca di Caprileone, dove l’aspettava la famiglia per festeggiare l’ultimo dell’anno.

LA CONTA DELLE VITTIME SALE A DIECI – Sale a dieci il numero delle vittime accertate dopo l’incendio sulla Norman Atlantic. Sono state salvate 427 persone ed i naufraghi non presenti all’appello sarebbero 38, tra questi il messinese Giuseppe Mancuso.

I MORTI SALGONO A OTTO- Otto persone morte e 407 tratte in salvo dal traghetto Norman Atlantic in fiamme da ieri mattina: è l’ultimo bilancio della Guardia Costiera sul naufragio.

I MORTI SONO SETTE – Sale a sette il numero delle vittime accertate. Anche il comandante Argilio Giacomazzi ha lasciato il traghetto. In precedenza il presidente del Consiglio Renzi durante la conferenza di fine anno, ha detto che ‘come tutti i comandanti seri è l’ultimo ad abbandonare la nave’.

IL BILANCIO DELLA TRAGEDIA– E’ di cinque morti il bilancio dell’incendio a bordo del traghetto Norman Atlantic. Lo ha riferito il premier Matteo Renzi annunciando che tutti gli altri passeggeri e membri dell’equipaggio sono stati salvati e a bordo è rimasto solo il comandante. Renzi ha lodato il ‘lavoro strepitoso’ dei soccorritori. Il governo greco in precedenza aveva parlato di 4 vittime, dopo che un naufrago aveva riferito di avere visto altri corpi ed anche la moglie della prima vittima aveva detto di avere visto un cadavere in acqua dove lei e il marito sono rimasti ‘per quattro ore’.

UN MESSINESE DISPERSO- Giuseppe Mancuso, 57 anni, un camionista di Rocca di Caprileone (Me) è tra le persone a bordo della Norman Atlantic, la nave in fiamme tra l’Albania e l’Italia. Lo dice il sindaco del comune nebroideo Bernadette Grasso, secondo cui l’ultimo contatto dell’uomo con la famiglia è avvenuto alle cinque di ieri mattina. ”Siamo disperati. Da 30 ore non abbiamo notizie – dice il figlio dell’uomo, Calogero Mancuso, consigliere comunale a Rocca di Caprileone – Abbiamo chiamato l’unità di crisi e non esiste un elenco delle persone salvate”.

L’ARRIVO DI 49 NAUFRAGHI A BARI – Hanno pianto ed hanno abbracciato i soccorritori i 49 naufraghi della nave Norman Atlantic – tra i quali 5 italiani – giunti a Bari a bordo di un mercantile. Alla vista dei soccorritori saliti a bordo, in tanti hanno pianto e hanno ringraziato per aver avuto salva la vita. Lo ha riferito ai giornalisti il prefetto di Bari, Antonio Nunziante. Solo due fra questi sono stati portati in ospedale. Si tratta di una donna georgiana incinta e di un uomo greco ustionato. Entrambi non sono in gravi condizioni. Tutti gli altri saranno a breve trasferiti nel terminal crociere per essere rifocillati e sottoposti a eventuali cure mediche. Tra le testimonianze anche quella di Leonida Costantiniris, un autotrasportatore greco fra i naufraghi giunti a Bari. “Quando ho visto il fuoco ero vicino al ristorante – racconta -. Sono sceso al piano inferiore e sono rimasto intrappolato dalle fiamme”. L’uomo ha ustioni sul volto e in particolare sulle piante dei piedi.

“Ho visto quattro persone morte, con i miei occhi, sono sicurissimo, erano davanti a me”. Lo ha detto ai giornalisti un uomo di nazionalità turca, appena sceso dalla nave mercantile che lo ha portato nel porto di Bari.

IL BILANCIO DEI SOCCORSI – Intanto la Marina militare italiana su Twitter aggiorna il bilancio dei soccorsi sul traghetto Norman Atlantic: 310 le persone portate via dalla nave, 168 ancora a bordo. In particolare 85 passeggeri sono sulla nave San Giorgio, uno é stato portato in elicottero all’ospedale di Grottaglie per una cardiopatia.

(Fonte ANSA)


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