Tram dai conti in rosso| L'Ars apre al finanziamento - Live Sicilia

Tram dai conti in rosso| L’Ars apre al finanziamento

Milazzo: "Amat ha bisogno di aiuto". Tamajo: "Stop da scongiurare".

PALERMO – Salvare il tram di Palermo, chiedendo aiuto alla Regione. Questo l’obiettivo dell’Amat, la partecipata del comune che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo siciliano, i cui vertici stamattina sono stati ascoltati dalla commissione Bilancio dell’Ars insieme al vice presidente Gaetano Armao, al Ragioniere generale Giovanni Bologna e al dirigente generale dei Trasporti Fulvio Bellomo. Una seduta preparata da tempo, che ha visto l’amministratore Michele Cimino e il direttore Gianfranco Rossi bussare alle porte della Regione per battere cassa.

Il tram costa circa 12 milioni di euro l’anno, soldi che però non sono previsti dal contratto di servizio col Comune e che, ad oggi, sono tutti a carico dell’Amat che però ha i conti perennemente in rosso. Una situazione resa ancora più critica dalla vicenda disallineamenti e che ha spinto la società ad accrescere il pressing per ottenere dalla Regione il contributo chilometrico anche per il ferrato, oltre che per il gommato.

“Sono soddisfatto di questo incontro perché ho trovato nel governo e nella commissione Bilancio la sensibilità di chi ha a cuore le sorti del tram di Palermo – spiega Cimino al termine dell’audizione – Il tram ha determinato una notevole spesa di fondi comunitari e il suo mantenimento è una via obbligata”. Anche perché il capoluogo sta spendendo altri 200 milioni per la costruzione di altre tre linee, i cui costi non farebbero altro che aggravare una situazione già critica di per sé. “Il tram è stato realizzato anche grazie a fondi comunitari e, in caso di stop, bisognerebbe restituirli – continua Cimino – Siamo fiduciosi negli impegni presi dal governo e dal parlamento”.

Il punto è capire quali siano i margini di manovra per una Regione già alle prese con problemi di bilancio. “Guardiamo con favore tutte le aziende che fanno scelte ecosostenibili e garantiscono un servizio pubblico – commenta Armao – non possono che avere un riconoscimento adeguato. Mi confronterò con l’assessore Falcone, Amat ha bisogno di un sostegno così come Messina o chi opta per il filobus. Il nostro impegno è favorire il trasporto pubblico locale rispettoso dell’ambiente”.

Le strade potrebbero essere due: l’inserimento di una norma in variazione di bilancio o uno stanziamento una tantum, nelle more di un disegno di legge organico.  Quel che è certo è che la norma comprenderebbe anche Messina. “Non è possibile fermare il tram di Palermo dopo che abbiamo speso 300 milioni di fondi comunitari – afferma Edy Tamajo di Sicilia Futura – Palermo merita il riconoscimento di città europea per gli investimenti che ha fatto e che farà sul trasporto pubblico. Su questo tema serve unione di intenti, non trascurando il fatto che la prima a battere cassa sarebbe l’Unione Europea che vorrebbe indietro i fondi assegnati qualora si registrasse un cambio di rotta rispetto alla scelta di realizzare le linee ferrate del tram”.

“L’Amat è un’azienda sana che ha però bisogno di essere sostenuta con almeno cinque o sei milioni di euro – dice Giuseppe Milazzo, capogruppo di Forza Italia – Le linee in costruzione consentiranno di offrire una reale alternativa all’automobile, ma per farlo non possiamo mettere a rischio quelle esistenti. Il tram è in perdita, ma lo è ovunque perché non ci sono i tornelli al contrario della metropolitana, e per questo la Regione deve sostenere Palermo”.

“Mentre Orlando continua a portare avanti una politica dei trasporti confusa e senza alcun coordinamento con il Piano Regionale, puntando tutto sul tram che ha determinato la crisi dell’azienda e rischia di sconvolgere il centro cittadino, è necessario che l’Amat agisca in termini imprenditoriali e non assecondi l’inconcludenza del sindaco – dice Marianna Caronia – Di fronte alla richiesta dell’azienda, sentita oggi in Commissione, di avere maggiori fondi dalla Regione, si può soltanto dire che certamente l’Azienda e i suoi dipendenti rappresentano una risorsa per la città, ma è necessario che siano presentati progetti seri e credibili. Se ciò avverrà, sono certa che saremo in tanti ad impegnarci perché la Regione faccia la propri parte”.

 


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