TRAPANI – Lontano da facili, e pericolosi, entusiasmi. Il Trapani prepara la gara contro lo Spal, altro passaggio cruciale in vista di una salvezza che adesso si è tramutata in una possibilità concreta, a patto di non lasciare nulla di intentato nelle ultime sette giornate di campionato. Equilibrio e cautela: questi i concetti su cui Alessandro Calori continua a battere, considerata l’altissima posta in palio. Non ci si può concedere il lusso di vanificare l’ottimo lavoro portato avanti sino a questo punto del girone di ritorno, con 25 punti nelle prime 14 gare che hanno permesso a Pagliarulo e compagni di risalire dall’ultimo posto sino alla diciassettesima piazza.
In un insolito lunedì di Pasquetta dedicato al calcio giocato, ecco l’impegno contro la prima della classe. La squadra di Semplici è la vera rivelazione del torneo cadetto, sia per il modo di giocare che per il rendimento, francamente inaspettato, maturato nel corso della stagione. I 64 punti ottenuti sin qui non sono, tuttavia, frutto del caso: al di là delle prestazioni, a dirlo sono anche i numeri: gli emiliani possono contare sul miglior attacco (57 reti all’attivo) e sulla seconda retroguardia (appena 33 gol incassati) del campionato. Servirà, dunque, il miglior Trapani per uscire indenni dal “Mazza” di Ferrara, già sold out da alcuni giorni.
Calori dovrà fare a meno di Colombatto e Coronado: assenze pesanti, per il valore e la qualità dei singoli, tuttavia il segreto di una seconda parte di stagione all’arma bianca è sin qui stato il collettivo, capace di far bene a prescindere dagli interpreti di volta in volta mandati in campo dal tecnico aretino. A dirigere il match sarà Juan Luca Sacchi di Macerata, coadiuvato dagli assistenti Maurizio De Troia di Termoli e Francesco Fiore di Barletta; quarto ufficiale Lorenzo Maggioni di Lecco. Ancora un esame di maturità per il Trapani, chiamato a confermare quanto di buono fatto vedere in questi primi mesi dell’anno. Vietato mollare sul più bello.
