Trapani, il sindaco pronto a conferire la cittadinanza onoraria alle Ong - Live Sicilia

Trapani, il sindaco pronto a conferire la cittadinanza onoraria alle Ong

Erano coinvolte nel processo dei "taxi del mare" durato sette anni
L'INIZIATIVA
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TRAPANI – Le Ong protagoniste del processo durato sette anni, che si è appena concluso nella sua fase preliminare a Trapani con la pronuncia del proscioglimento e che vedeva indagati gli equipaggi protagonisti di decine di salvataggi in mare tra il 2016 e il 2017, avranno riconosciuta a Trapani la cittadinanza onoraria. Ad annunciarlo è il sindaco Giacomo Tranchida.

“Prendo spunto – dice il primo cittadino – da quanto pubblicato dagli organi di stampa sulla sentenza con la quale il Gup ha prosciolto tutti gli indagati e gli equipaggi delle Ong, Jugend Rettet, Save the Children e Medici senza Frontiere, coinvolti nella maxi inchiesta avviata nel 2016 a Trapani“.

“Il fatto non sussiste dunque o per meglio dire: sussiste il fatto che in questi anni nel salvataggio di vite umane in mare è mancata una nave, la Juventa, c’è stata una Ong, la Jugend Rettet, in meno nell’impegno condotto dalle Ong nel Mediterraneo per salvare dall’annegamento bimbi, donne e uomini. Leggo in questo modo la notizia sulla chiusura di questo caso giudiziario che ha alimentato focolai politici e non solo”.

Tranchida spiega che il riconoscimento della cittadinanza onoraria alle Ong trova fondamento nella cultura della città: “Quella cultura che da secoli viene tramandata dai pescatori trapanesi. Quando c’è un uomo in mare, quell’uomo va salvato, senza se e senza ma, senza sapere da dove viene e senza sapere dove va. Si tratta di salvare una vita umana. E quella vita umana può essere rappresentata da un bambino, da una donna, incinta o meno, un giovane, un uomo, che pensavano di approdare su un’isola, su una costa diversa, in cerca di futuro, scappando magari da guerre, da torture, dalla fame”.

Penso che chi si comporta in questo modo, al di là di tutte le leggi internazionali, che credo regolano alla stessa maniera il diritto dovere a salvare una vita in mare, appartiene alla cittadinanza culturale che qui a Trapani si tramanda da secoli, per merito intanto dei nostri pescatori”.

Il sindaco di Trapani chiede a tutte le Istituzioni a riflettere meglio sul fenomeno migratorio. “Annoverare oggi le tre Ong Jugend Rettet, Save the Childrem e Medici senza Frontiere, come cittadini onorari della città di Trapani, non dà merito a loro, perché il merito loro è silenzioso e tra le onde del mare a salvare vite umane, vuole semmai provocare una riflessione per tutte le nostre Istituzioni, che dovrebbe attraversare tutti i corpi dello Stato: la vita va salvata sempre e comunque”.

Infine da parte del sindaco parte un invito al Governo nazionale: “Detto ciò mi auguro che in termini di risarcimento danni, a parte gli eventuali iter giudiziari che vorranno muovere le Ong, c’è una nave che per anni è rimasta bloccata nel porto di Trapani, la Juventa, che è diventata un ferro vecchio, e mi auguro che lo Stato italiano, che il Governo italiano, quanto meno finanzi i lavori per il recupero di questa nave o affidi una nuova imbarcazione alla Ong che ne è stata privata, perché questa Ong possa tornare a navigare nel Mediterraneo, ed evitare che il museo, più grande al mondo dei migranti morti mentre cercavano un approdo sicuro, continui ad arricchirsi di cadaveri in fondo al mare”.

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