Trapani, operazione Aspide: il riesame manda ai domiciliari Messina e Oddo - Live Sicilia

Trapani, operazione Aspide: il riesame manda ai domiciliari Messina e Oddo

Revocata la misura cautelare a Iacono, consigliere comunale a Mazara del Vallo

TRAPANI – Arresti domiciliari per l’ex direttore sanitario dell’Asp di Trapani, Gioacchino Oddo e per la dirigente del provveditorato della stessa Asp, Maria Pia Messina. Erano gli unici due ad essere finiti in carcere, rispetto ai tredici indagati ai quali il gip aveva applicato la misura cautelare, nell’ambito dell’indagine Aspide, l’inchiesta, coordinata dalla Procura di Trapani che ha scosso la sanità trapanese.

I reati contestati

L’applicazione degli arresti domiciliari è stata decisa per Oddo, che è difeso dall’avvocato Lillo Fiorello, e per Messina, difesa dagli avvocati Donatella Buscaino e Paolo Paladino, dai giudici del Tribunale del Riesame. Ai due, che erano finiti in carcere per decisione del gip del Tribunale di Trapani, viene contestato il reato di corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e non solo. Messina vede contestato anche l’ipotesi di reato in falso ideologico, Oddo, invece, vede contestata l’induzione indebita.

Chi torna libero

Tornano liberi, lasciando gli arresti domiciliari, sempre a seguito di pronuncia dei giudici del riesame, l’imprenditore Giovanni Fullone Iacono, anche lui difeso dall’avvocato Lillo Fiorello, al quale è contestato il reato di corruzione e che ha subito la sospensione dalla carica di consigliere comunale ricoperta a Mazara del Vallo, e l’ingegnere Antonella Federico, difesa dall’avv. Luigi Pipitone, funzionaria dell’asp, indagata per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e frode.

Niente più divieto di dimora nei Comuni di Trapani ed Erice per l’ex vice direttore sanitario dell’Asp e primario ospedaliero, Carlo Gianformaggio, difeso dall’avvocato Luigi Laudicina, e il funzionario Asp Nicola Ganci, difeso dall’avvocato Donatella Buscaino, indagati per favoreggiamento. A loro viene contestata anche l’ipotesi che abbiano “spifferato” dell’indagine in corso e che vi erano state predisposte delle intercettazioni.

Nessuna decisione per gli altri indagati, tra questi l’ex manager dell’Asp di Trapani Fabio Damiani, difeso dall’avvocato Vincenzo Zummo, il dirigente coordinatore sanitario Antonio Sparaco, difeso dall’avvocato Michele Cavarretta, e Anna Lisa Bianco, dipendente Asp, difesa dall’avvocato Alberto Mazzeo, attuale presidente del Consiglio comunale di Trapani, anche lei sospesa dal prefetto.

Tutti e tre restano ancora ai domiciliari. Per loro la decisione del riesame è attesa dopo le prossime festività natalizie. Tra gli indagati c’è anche un altro consigliere comunale di Trapani, Gaspare Gianformaggio, figlio di Carlo, anche se per lui il gip non ha applicato alcuna misura cautelare.

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