Trapani, Safina (Pd): "L'aeroporto rischia di essere svenduto" - Live Sicilia

Trapani, Safina (Pd): “L’aeroporto rischia di essere svenduto”

Allarme anche dalla deputata M5s Ciminnisi
LA NOTA
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TRAPANI – “Una coltre scura e fitta si sta addensando sul futuro dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi. Lo abbiamo denunciato più volte nei mesi scorsi e più volte ci hanno dato dei detrattori, dei nemici dello scalo aeroportuale trapanese. Ora, se le perplessità sollevate dal Ministero delle Finanze, dovessero trovare seguito, com’è legittimo che possa essere, vedremmo andare in fumo milioni di euro di finanziamenti regionali e degli Enti locali provinciali. Soldi di noi contribuenti”. A dichiararlo è il deputato del Pd Dario Safina, che interviene sulla vicenda relativa all’impugnativa da parte dello Stato del collegato alla Finanziaria regionale, all’interno del quale sono inseriti anche i 4,2 milioni di ricapitalizzazione per l’Airgest, l’azienda che gestisce i servizi a terra dello scalo trapanese.

“Se questa nefasta profezia dovesse tramutarsi in realtà, il Vincenzo Florio sarebbe alla mercé delle più becere speculazioni e rischierebbe di essere svenduto al migliore offerente – ha aggiunto il deputato -. Più volte in aula ho ravvisato la necessità di avviare immediatamente le procedure per strutturare il sistema aeroportuale della Sicilia occidentale, fondendo Airgest e Gesap (che gestisce lo scalo di Palermo), e comprendendo Pantelleria e Lampedusa. Un piano industriale serio ed equilibrato per garantire un’adeguata operatività dello scalo trapanese con almeno 2 milioni di passeggeri l’anno, così da snellire il traffico sul Falcone Borsellino, per poi presentare il pacchetto così strutturato al tavolo della privatizzazione. Solo così si possono avere i margini per una trattativa economica conveniente e recuperare almeno in parte i milioni di euro in soldi pubblici investiti finora”.

“Spero sinceramente – conclude il deputato Dem – che anche questa volta la situazione rientri, per il bene dell’aeroporto di Trapani e della sua provincia. Rimane comunque una spada di Damocle che va eliminata il prima possibile perché il problema c’è ed è reale. E se non oggi, si ripresenterà inevitabilmente nei mesi a venire”.

Sulla vicenda interviene anche la deputata M5s Cristina Ciminnisi, che ha presentato una interrogazione parlamentare: “Da più di un anno chiedo che si faccia chiarezza sulla strategia di gestione sullo scalo di Birgi e sugli scali aeroportuali siciliani più in generale – afferma -. Ed ho chiesto, consapevole dell’importanza degli aeroporti per l’economia dell’isola, che lo si faccia in sede parlamentare e non nel chiuso di uffici e segreterie”. Ciminnisi chiede “chiarimenti in merito ad ipotesi di privatizzazione, fusione o incorporazione della società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi Vincenzo Florio“. Già il 3 gennaio dello scorso anno avevo depositato richiesta di audizione presso la seconda e la quarta commissione, ad oggi rimasta inspiegabilmente inevasa”, aggiunge la deputata che nell’interrogazione chiede al presidente della Regione “le intenzioni legate al futuro degli scali aeroportuali siciliani tenendo conto delle normative nazionali, europee e delle autorità di regolazione di settore”.

Ciminnisi chiede inoltre “se si intenda dare seguito a ipotesi di fusione tra Airgest e Gesap e con quali tempi”. E infine il tema dell’ipotizzato gestore unico per la Sicilia occidentale e della “piena e autonoma operatività dell’aeroporto Vincenzo Florio”. “L’urgenza di riportare il dibattito in aula – conclude Ciminnisi – è determinata dalla necessità di avere certezze. Ipotesi di privatizzazioni e operazioni di mercato, annunciate dal governo regionale e che non hanno mai seguito, raccolte da privati e gruppi imprenditoriali che a loro volta avanzano proposte e richieste, generano un clima di confusione che rende indeterminato il futuro degli scali e accidentate strategie e programmazione. Birgi e gli aeroporti siciliani hanno bisogno di stabilità nella operatività e nella gestione”.


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