Trapani, ultimo giorno di ritiro | Cosmi: "La Serie A è un obiettivo" - Live Sicilia

Trapani, ultimo giorno di ritiro | Cosmi: “La Serie A è un obiettivo”

I granata pronti a rientrare in città, il tecnico si racconta e strizza l'occhio al massimo campionato.

calcio - serie b
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TRAPANI – Ultimo giorno di ritiro in quel di Spiazzo per il Trapani, pronto a rientrare in città per affrontare il primo impegno ufficiale della stagione: domenica al “Provinciale” arriverà il Seregno per il secondo turno di Coppa Italia. Nel frattempo, è tempo di confessioni per mister Serse Cosmi. Il tecnico ha parlato del suo legame con Trapani e della propria carriera da allenatore in occasione della trasmissione Futbol su La7: “Prima di diventare allenatore ero insegnante di educazione fisica alle elementari e ripensando a quando sono andato via, mi rendo conto di aver lasciato un mondo. Subito dopo ne ho scoperto un altro, diverso: quello del calcio. E’ stato un passaggio importante, stare a scuola con i bambini mi ha regalato insegnamenti utili anche da allenatore. Si è trattata di un’esperienza che continuo a portare dentro di me”.

Di grande sensibilità il ricordo di Lauro Minghelli, capitano del suo Arezzo stroncato a 31 anni dalla Sla: “Lauro è stato un giocatore importante per quella squadra. Mi sono serviti venti minuti per comprendere come fosse tecnicamente, dopodiché ci abbiamo messo qualche settimana per conoscerci sotto il profilo umano. Sapeva nascondere bene quelle che erano le sofferenze patite, quando ha smesso di giocare è diventato un mio amico”. Parole dolci anche per Luciano Gaucci: “Mi manca perché è una persona diversa da come era abituato ad apparire – ammette Cosmi -. Aveva una grande generosità, certamente è stato uno dei presidenti che ha segnato in modo determinante la mia carriera”.

Si continua a parlare dell’abbraccio con Oddo al termine della finale di ritorno dei playoff pareggiata col Pescara, il tecnico granata spiega il gesto e le conseguenti lacrime: “Ho letto le dichiarazioni di Massimo, secondo cui quell’abbraccio dovrebbe essere la normalità. Non posso che trovarmi d’accordo con lui. Quella scena è figlia di tante cose, c’era uno sfinimento fisico, un senso di frustrazione per aver lottato tanto e non aver raggiunto un certo risultato e un grande dispiacere per la gente di Trapani. La Serie A è un obiettivo, spero di tornarci prima o poi. Anche se, oramai, parlerei di massima serie. La Serie A era qualcosa di diverso, non è più la stessa di un tempo. Tanto per essere chiari, è impossibile pensare che Milan e Inter nella mia Serie A non fossero protagoniste”.

Tempo di ricordi e di passioni, infine, per il tecnico perugino: “I calciatori più forti che ho allenato? Senza dubbio O’Neill, ma cito anche Morfeo, che è stato l’ultimo vero trequartista italiano. Ascolto De Andrè e Gaber ma non ho pagato l’essere di sinistra – spiega Cosmi -. A essere sincero, chi mi ha tradito nella vita è stato quasi sempre di sinistra. Politicamente ho le mie idee, ma preferisco parlare agli uomini e andare oltre gli steccati posti dalle ideologie”.


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