Trattativa, sentenze a confronto| Il grande cortocircuito giudiziario

Trattativa, sentenze a confronto| Il grande cortocircuito giudiziario

Commenti

    Mi chiedo se questa vicenda desti ancora allarme sociale e sia meritevole di cotante risorse giudiziarie ???
    Per dirla alla Montalbano : ma non è che ci siamo amminch….su questa vicenda e si voglia trovare assolutamente un capro espiatorio ???

    La miseria umana non ha limiti e sono innumerevoli i casi in cui certe persone non esitano a mandare a giudizio un innocente, pur di fare carriera, stando nello stesso tempo molto attenti a non infastidire politici, editori e giornalisti a loro vicini. Invece di eliminare le storture del sistema si preferisce populisticamente una riforma sgangherata, iniziata con 5 stelle e lega delle anime pure bongiorno e salvini e adesso di prossimo completamento da parte del sedicente antipopulista pd (un po’ come gli innumerevoli mafiosi sedicenti antimafiosi), che darà un’arma in più ai settori corrotti dell’ambiente politico, industriale e giudiziario.

    Parliamo pure della penosa deposizione di Di Matteo su Scarantino &company. Ci si arrampica sugli specchi, si spiega ben poco e si suscita la sdegnata, sacrosanta reazione dei familiari, e non solo. Intanto si continua il grande circo dell’antimafia chiodata.

    Quanti soldi persi…..

    Sarà solo la Cassazione a mettere la parola fine a questo inutile processo, che ci sarà costato milioni di euro, senza ovviamente che nessun giudice ne risponda.

    Cosa dire! La giustizia è esercitata dagli uomini e come tale non può essere definita giustizia. La giustizia è un’altra cosa ed è solo utopia che sia immune da acredine e da obiettivi personale e quindi ben suscettibile di simpatie e odio. La verità che nessun cittadino può avere fiducia nella giustizia e ritengo che la giustizia abbia meno fiducia della politica. Lo sappiamo bene noi cittadini ogni volta che ci troviamo in un’aula del tribunale da innocenti o colpevoli subiamo perché nemmeno garantiti dallo Stato .

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Cateno De Luca è all'ennesima giravolta. Per un anno ha puntato su Schifani, rivedendo radicalmente i suoi giudizi sul presidente e la coalizione che lo sostiene (internet da questo punto di vista è micidiale, perchè è tutto lì) e poi, avendo in precedenza taciuto su quella relativa a Galvagno e ad Amata, dopo la vicenda Cuffaro ha dovuto prendere atto del grave errore strategico commesso e, incalzato da La Vardera, ha provato a caratterizzarsi nuovamente come opposizione. Nel frattempo ha creato un nuovo Movimento e ha perso metà del consenso che riscosse alle passate elezioni. Il che rappresenta la pietra tombale sul sogno di diventare un giorno il "sindaco di Sicilia". Certo, nessuno gli toglierà la poltrona da deputato all'Ars, perchè da quel punto di vista ha ancora i voti per coglierla, ma il resto è stato ormai archiviato dai troppi errori commessi (vedasi pure elezioni a Monza-Brianza ed europee) e dall'incapacità di lavorare per il lungo periodo mettendo da parte nel breve l'ego smisurato che lo caratterizza dal punto di vista politico.

La ruota ? Distrazione di massa, Illusione per nascondere. Mangia, ubbricati e non ci pensare. C' è l'eco di botti ma erano spari. La ruota gira, resisti o scappa. Palermo da bere. Se ti piace è cosi, altrimenti vattene.

Riflessioni sagge, condivisibili che producono l'amarezza per una realtà complessa da sdradicare, ramificata, le cui responsabilità appartengono all'intero popolo siciliano. La puntata di Report sulla crisi idrica ad Agrigento e la sanità siciliana mi ha fatto rabbrividire. Quando arriverà un Natale di rinnovamento autentico per noi siciliani?

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